Lo studio IDIN Architects di Bangkok ha progettato Harudot, una caffetteria architettonica unica nel suo genere nella città balneare di Chonburi, in Thailandia. Il progetto, realizzato per il marchio tailandese di specialità di caffè Nana Coffee Roasters e per un proprietario con un'attività di vendita di piante esotiche, è costruito intorno a due alberi di baobab (o alberi bottiglia).
“Il nome 'Haru' in giapponese si traduce in 'primavera', riferendosi a un nuovo inizio e alla crescita, mentre il 'punto' simboleggia un punto di partenza”, spiega IDIN Architects. Harudot è concepito come una caffetteria di destinazione, un luogo in cui la combinazione di architettura e natura cerca di affascinare i visitatori. L'attenzione per i nuovi inizi e per la crescita è sottolineata dall'inclusione di alberi nel progetto: oltre ai baobab è presente anche un ulivo. Gli alberi di baobab sono il punto focale di due cortili semi-esterni, dove la forma a timpano dell'architettura è stata “strappata” per consentire la loro crescita. Questi vuoti creano forme curve che aumentano la qualità dinamica dell'architettura. “I vuoti permettono alle piogge e alla luce del sole di entrare nella corte semi-esterna, mantenendo un legame con la natura nonostante le pareti chiuse”, spiega IDIN Architects. Gli ospiti possono sedersi su panchine progettate come un nastro continuo, ammirando gli alberi di baobab che sembrano essere stati piantati molto prima che il caffè li circondasse.
L'identità del marchio di caffè trae ispirazione dalla cultura giapponese. IDIN Architects ha incorporato questo concetto nel caffè Harudot con un design che racchiude semplicità e attenzione ai dettagli. Le forme nere dei timpani dell'architettura contrastano con le naturali e calde pareti interne in pino. Gli ospiti entrano nel caffè attraverso uno dei frontoni, scoprendo uno spazio luminoso e vivace che si trasforma e si piega. “L'edificio è separato in masse più piccole per renderlo più a misura d'uomo, e questo crea zone diverse come il bar, la zona per bere il caffè, una lounge, una sala riunioni e i servizi igienici”, spiega lo studio.
I vuoti degli spazi del cortile sono replicati all'interno: al posto dei vuoti a cielo aperto è stato installato un sistema di soffitto teso e illuminato Barrisol Light. Questo sistema è composto da un telo traslucido e da una sorgente luminosa che fornisce un'illuminazione calda e diffusa in tutto l'interno. Le lunghe panchine del cortile continuano la loro forma a nastro all'interno, avvolgendo lo spazio. La caffetteria dispone anche di sedute realizzate con resina mista a fondi di caffè, riso e foglie. La pavimentazione in terrazzo comprende frasi in un carattere disegnato su misura che evidenziano e conducono alle diverse aree del caffè.
IDIN è l'acronimo di Integrating Design Into Nature (Integrazione del design nella natura), un risultato che IDIN Architects ha letteralmente raggiunto nel progetto dell'Harudot cafe.
