La mancanza di servizi medici nelle campagne francesi è aumentata negli ultimi decenni, lasciando la popolazione in un limbo di assenza di cure mediche, che in alcuni casi richiede più di un'ora di viaggio per raggiungere un medico in caso di necessità. Così, il sindaco ha deciso di costruire un piccolo centro medico per proporre a medici, fisioterapisti, infermieri, ecc. di venire a esercitare in loco.
Il sito scelto per il progetto si trova nel centro della città, proprio di fronte alla chiesa e alla piazza del mercato, accanto a un nuovo parco. Il progetto doveva integrare l'accesso al parco come condizione per la sua realizzazione.
Il programma per il centro medico prevede 3 gabinetti medici. Anche se il progetto prevede un unico edificio, i 3 gabinetti dovevano funzionare in modo indipendente: un ingresso e una sala d'attesa per gabinetto. Le strutture tecniche, gli archivi e gli spazi comuni sono destinati a essere condivisi da tutti, in modo da favorire un senso di coesione e di appartenenza tra l'équipe medica.
Dopo un'analisi quantitativa del programma ci siamo resi conto che le aree necessarie superavano il perimetro del sito, quindi abbiamo deciso di invadere lo spazio pubblico del mercato e il parco per accogliere il programma. Inoltre, per creare un ingresso al nuovo parco abbiamo creato un portico attraverso l'edificio esistente garantendo l'accessibilità e la visibilità nell'isolato, invitando così la popolazione locale a passeggiare.
Per il progetto abbiamo utilizzato una tipologia di tetto a spillo lungo che, da un lato, permette all'edificio di relazionarsi con il contesto costruito senza mimesi, mantenendo il suo carattere pubblico grazie alla sua scala e al suo materiale. Dall'altro lato, consente di creare una casa all'interno di una casa in sezione. Attraverso questa strategia, abbiamo proposto di aprire il tetto attraverso un lucernario, introducendo luce e connessioni visive nel cuore dell'edificio, creando spazi con molteplici stimoli visivi.
Il tetto, rivestito di tegole di ardesia, sporge intorno all'edificio in modo strategico per proteggere dall'esposizione al sole e per creare un rapporto "altro" tra la copertura e la sua massa. Un aggetto sovradimensionato si proietta intorno alla piazza per creare un riparo per gli incontri e per marcare con la sua singolarità la nuova presenza dell'edificio pubblico.
Nell'involucro sono organizzate tre fasce programmatiche: sale d'attesa, circolazione interna e gabinetti medici. L'ingresso e le sale d'attesa sono a diretto contatto con la piazza per facilitare l'accesso all'edificio. Il corridoio interno, che collega tutte le attività attraverso l'edificio, funge da zona cuscinetto e da spazio di incontro tra medici/pazienti e medici/dottori. I medici sono quindi organizzati sul lato nord dell'edificio, garantendo un certo grado di intimità all'interno.