Nel cuore di Gavinana, quartiere storico di Firenze, in testa a un edificio degli anni Settanta, si nasconde un appartamento che ha subito una notevole metamorfosi.

I nuovi proprietari C. e D., uno ingegnere e l'altro docente universitario, sono stati conquistati dalla posizione e dalla luminosità dell'appartamento - esposto su tre lati a est, ovest e sud - e dalla sua tranquillità, garantita dall'ampio giardino condominiale condiviso con altre unità dell'edificio, che lo scherma visivamente e acusticamente dal traffico cittadino. I 100 metri quadrati interni dell'appartamento sono adatti a ospitare una famiglia di due adulti e la loro figlioletta.

Originariamente caratterizzato da una disposizione confusa, con stanze disposte in serie lungo un corridoio labirintico e chiuso, una nuova visione ha trasformato radicalmente la pianta, restituendo spazialità e fluidità dei percorsi. L'architetto Cristina Massimino ha lavorato a stretto contatto con i clienti per trasformare l'appartamento in una residenza che rispondesse alle loro esigenze espresse, valorizzandone il potenziale latente.

Il cuore dell'intervento risiede nella sostituzione, nelle aree comuni e di passaggio, delle pareti divisorie con profondi armadi a doppia faccia che ridisegnano lo spazio abitativo. Non solo soluzioni funzionali di contenimento, ma piuttosto elementi architettonici, ridefiniscono l'esperienza spaziale della casa, diventando nuovi confini: modellano gli spazi abitativi, indirizzano le linee visive, orchestrano i giochi di luce naturale che attraversano lo spazio. Questi armadi sono elementi scenici che fungono da filtri o da fondali rivelatori.

I proprietari, di origini siciliane, hanno richiesto uno spazio sufficientemente ampio per ospitare numerosi amici e familiari durante le riunioni sociali o per organizzare feste di compleanno per il loro piccolo.

Il trasferimento della cucina è stato fondamentale in questa trasformazione. Il suo posizionamento sul lato opposto dell'abitazione, in una zona riparata dall'ingresso principale, ha permesso di creare un'ampia zona giorno open space, esposta a ovest, composta da soggiorno, cucina e sala da pranzo, che è diventata il cuore della casa. Qui il sistema di armadiature è un tutt'uno con la vita domestica e offre spazio a mobili, pensili, elettrodomestici e impianti tecnici.

Sulla facciata orientale, la zona notte gode dei primi raggi di luce mattutina che filtrano attraverso le fronde degli alberi ad alto fusto. È protetta dal traffico cittadino da un ampio giardino che corre lungo il fronte orientale dell'edificio, offrendo una rilassante tranquillità.

La ridistribuzione degli spazi e l'ottimizzazione della luce naturale contribuiscono a una maggiore efficienza energetica, riducendo la necessità di fonti di illuminazione artificiale e il relativo consumo energetico.
Pochi materiali accuratamente selezionati conferiscono agli spazi un'elegante semplicità e coerenza.

Nella realizzazione del sistema di armadietti sono stati coinvolti artigiani locali della provincia di Firenze, il cui lavoro aggiunge valore e qualità al legno utilizzato. Questa collaborazione aggiunge un tocco di autenticità e tradizione a un progetto già ricco di innovazione e design contemporaneo. Per gli altri arredi sono state scelte aziende che impiegano legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile o da fonti certificate FSC.

Questo appartamento celebra la bellezza di uno spazio ben concepito e di una funzionalità senza compromessi.

Come è stato integrato il concetto di sostenibilità in questo progetto?
Sono state adottate diverse strategie per promuovere la sostenibilità in tutto il progetto.

In primo luogo, la disposizione degli spazi è stata ripensata per massimizzare l'uso della luce solare, riducendo così la necessità di fonti di illuminazione artificiale e il relativo consumo energetico.

Sono stati scelti materiali ecologici, come il legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e il laminato a basso impatto.
La scelta di materiali di alta qualità e durevoli mirava a garantire una lunga durata degli elementi architettonici e di arredo, riducendo la necessità di sostituzioni premature e il conseguente impatto ambientale associato alla produzione di nuovi materiali.

Sono stati favoriti i produttori e gli artigiani locali per ridurre le emissioni legate al trasporto.

Durante la fase di costruzione si è cercato di ridurre al minimo gli sprechi e di riciclare i materiali quando possibile.

Qual è stato il più grande successo di questo progetto e quali sfide avete dovuto affrontare lungo il percorso?
Il più grande successo di questo progetto è stata la trasformazione radicale di uno spazio disfunzionale in un ambiente accogliente, funzionale ed esteticamente piacevole. Tuttavia, non sono mancate le sfide. È stato necessario affrontare la complessità della ridistribuzione degli spazi e la necessità di coordinare diversi mestieri e fornitori. Inoltre, la ricerca di soluzioni sostenibili e l'ottimizzazione dell'efficienza energetica hanno richiesto uno studio attento e un impegno costante.

Alla fine, però, il risultato è stato soddisfacente e ha superato le aspettative dei clienti.

Team:
Architect: Cristina Massimino Architetto
Photography: Cristina Massimino

Material Used:
FLOORING
- L’Antic Colonial Porcelanosa Grupo , AC4 Natural Michigan Clear

BATHROOM COVERINGS
- Tonalite, Lingotto Foresta
- Italgraniti, Terre Avorio

SUSPENDED BASIN
- Casabath, Monolith

FITTINGS
- Cristina Rubinetterie, Tricolore verde

BATHROOM FURNITURE
- Idea Group
- Gedy

LAMPS
- Ideal lux, Ultrathin
- Isyluce, Gypsos
- Westwing, Cassandra