Fino al 1999 Via Longo 1 è stata la sede bergamasca di Archos Studio. Distribuito su tre piani, l'edificio era caratterizzato da un piccolo cortile interno, un ampio open space al primo piano pieno di tavoli da disegno, ottenuto demolendo tutte le pareti interne. Comprendeva inoltre un locale per le fotocopiatrici, un archivio/biblioteca, lo studio privato dell'architetto, un bagno e un ampio sottotetto illuminato da due grandi lucernari. Due terrazze, una affacciata sulla Piazza del Santuario e l'altra affacciata su un ampio parco, completavano l'atelier architettonico.
Dopo l'ampliamento e il trasferimento dello studio in campagna, Via Longo 1 è stata trasformata in una foresteria per stagisti. Del suo passato però sono rimaste tracce: una collezione di riviste AD, l'intera collezione della rivista ArtApp, due divani Le Bambole di B&B Italia e due lampade Oluce disegnate da Joe Colombo, a cui si è aggiunta Infinito di Davide Groppi.
La scala in acciaio progettata su misura consentiva l'accesso al sottotetto. La grande credenza, originaria degli Stati Uniti e ora nella sala da pranzo, conteneva cartelle; il mobile pensile faceva parte di quelli realizzati su misura.
Progettate per la nuova foresteria sono la cucina in marmo Calacatta con illuminazione integrata e cappa a induzione incorporata nel pilastro rosso, e la libreria in ferro. Abbiamo acquistato in un mercatino il tavolo LC6 disegnato da Le Corbusier e prodotto da Cassina, insieme a quattro sedie in noce con seduta in tessuto del XVIII secolo.
Il tavolino basso su sfere di legno è il prototipo storico del "Tavolo su sfere" disegnato da Milesi nel 1978 e rieditato in occasione della mostra "Inediti in legno" organizzata nel 2022 dalla Fondazione Architetti Bergamo.