Lo studio Adjaye Associates, in collaborazione con l'artista contemporaneo locale Daniel Boyd, inaugura l'edificio George Street Plaza and Community che trae ispirazione dalla storia perduta di Sydney.
Il progetto cerca di svelare, stratificare e commemorare le origini Eora della costa di Sydney attraverso una mutazione ibrida derivata dall'evoluzione degli insediamenti umani e dall'interazione tra i coloni e le comunità indigene.
Il pezzo forte del progetto è la tettoia perforata realizzata da Daniel Boyd, un aborigeno di origine Kudjla/Gangulu. Essa collega l'edificio della comunità alla piazza con un'amalgama unica di pieni e vuoti, che si traduce in un gioco di luci e ombre. Le aperture circolari a specchio disseminate lungo la tettoia diffondono la luce, creando un campo visivo olistico.
La suggestiva tettoia poggia su una serie di capriate sostenute da un'unica colonna in acciaio. Rivestito in acciaio, l'edificio comunitario presenta un particolare tetto a falde, che riflette la silhouette dei primi insediamenti. Gli interni, caldi e rivestiti in legno, ospitano una galleria a pianta aperta e una piattaforma panoramica interna-esterna che consentono una transizione fluida tra la piazza e l'edificio.
In conclusione, l'architettura diventa una manifestazione fisica del patrimonio e dell'identità del luogo, una memoria culturale tradotta in un aneddoto spaziale.