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Levanto water purification plant

Levanto water purification plant
Roberto Buratta, Paolo Manfroni

Levanto water purification plant

L’impianto è localizzato nella parte Est del Mar Ligure, in un’area a forte valenza turistica ed ambientale: le “Cinque Terre”.


Architettura e paesaggio: il depuratore intercomunale di Levanto e Bonassola (Riviera ligure di Levante) assume valori molteplici, rispondendo ad esigenze che si accumulano. Da un lato il manufatto tecnico, le cui funzioni sono chiare, stabilite e normate (la depurazione delle acque); dall’altro, la valutazione relativa all’incidenza che può manifestare nel paesaggio un manufatto dal contenuto impiantistico rilevante (e, nel caso in questione, dal funzionamento a livelli di eccellenza tecnica, in un edificio che racchiude al proprio interno l’intero complesso degli impianti di depurazione).


Il passaggio dalla condizione di manufatto generico ad architettura di valore e qualità specifici non è affatto scontato, anzi è diretto compito del progetto, quale attore principale di un controllo esteso, in cui le varie esigenze concomitanti divengono requisiti per un’opera qualitativamente indicativa.


Il luogo in cui si inserisce il nuovo depuratore è dotato di precipue caratteristiche paesaggistiche, il versante collinare che scende verso la spiaggia e il mare, la presenza del rilevato ferroviario trasformato - per lo spostamento del tracciato ferroviario - in una sorta di volume lineare, che accoglie lungo la sua sommità una passeggiata continua fra collina e mare, un volume che ospita attrezzature, negozi, servizi turistici, proponendosi come una “porta di accesso” alla rinomata zona delle Cinque Terre.


All’interno di questo scenario di grande fascino, si colloca l’architettura del depuratore, che consiste di quattro piani complessivi, due interrati e due fuori terra, per ospitare il complesso degli impianti di depurazione ed i sistemi di regolazione e controllo. Il progetto definisce un’idea fondamentale: ripercorrere - nella contemporaneità – la trama del sistema di terrazzamenti, tipico della zona ligure.


L’edificio, quindi, si appoggia al versante collinare (e corrisponde anche ad interventi geotecnici di consolidamento in opposizione ai dissesti idrogeologici della collina) ed emerge con un volume fluido e dinamico, per fasce orizzontali, dei due piani fuori terra, evidenziando quell’andamento tipico a “terrazze”, come nella tradizionale pratica di costruzione nel paesaggio ligure. Un’ampia superficie, accessibile con una rampa dalla quota stradale, è antistante al primo livello e consente il necessario movimento dei mezzi meccanici per la manutenzione del depuratore.


La terrazza al livello superiore ospita tracce di vegetazione mediterranea in forma libera, che si accompagna al rivestimento della fascia di coronamento in pietra locale con finitura a “spacco”, come nella tradizione costruttiva dei terrazzamenti, segnalando un maggior grado di connessione della struttura col versante roccioso retrostante. La terrazza intermedia ospita vegetazione come in un giardino pensile, secondo uno schema geometrico che si oppone alla fluidità della facciata. L’architettura del nuovo depuratore, nel suo andamento a terrazze, si verifica secondo una netta percezione dinamica, che si determina per il colloquio e la corrispondenza col tracciato dal forte valore paesaggistico, assunto dalla passeggiata sul rilevato ferroviario trasformato.


Le stesse aperture nel prospetto, a differente dimensione e segnate da ante a listelli orizzontali, si relazionano ad esigenze funzionali, ma non rinunciano ad uno schema compositivo misurato ed equilibrato.


Il rivestimento delle pareti esterne dell’edificio nei due piani fuori terra, fasce curvilinee di elegante composizione e finitura, è tema qualificante del progetto, nel definire nel minimo dettaglio la composizione dei prospetti. Il rivestimento diviene sintesi del progetto, della sua concezione di controllo della

contemporaneità: la pietra locale (Rosso Levanto e Verde Levanto) viene lasciata al naturale, si compone un rigoroso e dettagliato disegno della facciata per tasselli in fasce separate ed uniformi nel colore, che asseconderanno distinte visuali in modo da differenziare la percezione per chi, passeggiando, proverrà da oriente o da occidente. Dinamica ed eleganza, fluidità e misura della composizione: è il disegno di un’architettura di grande significato per un edificio che non può essere ridotto a contenitore meramente funzionale, nel formare un’idea di paesaggio, fra trasformazione e tradizione.

Francesco Pagliari  

Project credits

Project data

Nome del progetto in inglese
Levanto water purification plant
Anno Progetto
2016
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