Qual era il brief?
Originariamente costruito nel 1925 nella città di Jaú con funzione di residenza unifamiliare, un secolo dopo l'edificio sarebbe stato oggetto di una nuova conversione funzionale. Curiosamente, la sua materialità completamente industriale avrebbe ospitato un'altra attività in cui il suo protagonista si sarebbe insediato nel campo artigianale, conservando però il suo patrimonio italiano.


Quali sono state le sfide principali?
Per quanto riguarda la sala di ricevimento, il progetto è stato un tentativo di rimodellamento degli interni, prevedendo un'occupazione dei mobili e un'illuminazione complementare. Tavoli e luci a sospensione sono stati disegnati e realizzati su misura per lo spazio.


Quali materiali avete scelto e perché?
Sfruttando l'esistenza delle travi in legno della ristrutturazione, sono stati realizzati piani di tavoli e panche modulari. Per la base sono stati utilizzati tubi d'acciaio.
Anch'essi di sezione circolare, ma con un diametro molto più piccolo, l'illuminazione esistente nella sala - faretti a pavimento - è stata integrata da pendenti a luce diretta con fascio ad angolo stretto, realizzati su misura, che forniscono una luce scenica puntuale posizionata sopra i tavoli, segnandone il centro.


Team:
Architetto: Aalva arquitetos
Altri partecipanti: Gustavo Gimenez, Gustavo Vidrih, Pedro Tremontin
Fotografia: Isabela Ravagnani
Demolizione / Costruzione: Joseilton Construções
Impianti elettrici: Emerson Elétrica
Infissi e vetri: Conmetal
Pittura: Clebson Feitoza
Fabbri: Conmetal
Falegname: Lumarc Planejados
Giardiniere: Wagner Iglezia
Cornici per quadri: Recuadro Molduras


Materiale Utilizzato:
1. Rivestimento della facciata: Mattoni
2. Pavimentazione: Calcestruzzo
3. Porte: Acciaio
4. Finestre: Vetro e acciaio
5. Tetti: Legno
6. Produttori: Stella, Tok&Stok, Vasap, Rhodes, Leroy Merlin, Philips, Just Home, Shopshop


