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Loft AM

Con un superbo intervento dello studio Mingotti-Giordano, un ex calzaturificio diventa il luogo perfetto dove vivere, dove la bellezza pura, il verde del giardino e le scelte intelligenti si fondono con lo stile di vita metropolitano di Milano.

 

Un perfetto mix di storia e modernità a volte diventa realtà. Questo straordinario loft, rifugio milanese dell'architetto Andrea Mingotti di Mingotti-Giordano architetti, studio da lui fondato e dell'architetto Filippo Giordano che si occupa di residenze di alto livello e retail, tra i suoi clienti annovera importanti nomi dell'industria e dell'arte a livello internazionale, ha sede in zona Porta Romana a Milano. Rivela tutta la bellezza di un luogo dall'anima storica: "Fa parte di un complesso industriale, un ex calzaturificio costruito nel 1911 di circa 600 metri quadrati" racconta l'architetto Andrea Mingotti.

 

L'intervento, completato nel 2019, realizzato dallo studio Mingotti-Giordano di Milano, ha comportato la demolizione di una parte dell'edificio aggiunto nel periodo successivo per creare il lungo cortile d'ingresso pergolato e ha riportato alla luce le caratteristiche originali dell'edificio principale.

 

All'interno, il loft misura circa 200 metri quadrati, più i due cortili esterni privati, e presenta una pianta quadrata. Uno dei cortili funge da accesso ed è chiuso da un cancello in acciaio e vetro alto 3 metri, realizzato su misura, con apertura a perno. L'altro cortile si estende sul lato sud dell'edificio e comprende il soggiorno esterno e la piscina.

 

Lo spazio aperto principale misura circa 6,5 metri di altezza, con il classico tetto a shed e un pavimento in cemento fatto a mano, restaurato per assomigliare all'originale. In un angolo, un cubo di 5 metri di lato e 3,5 metri di altezza, realizzato in legno di noce, contiene tutte le attrezzature del soppalco, lasciando intatte le altre superfici. All'interno si trovano il guardaroba e il bagno padronale, realizzato nei toni del verde scuro, con un grande bagno-doccia illuminato dall'alto.

 

All'esterno, nascosto da pannelli in noce, numerosi vani portaoggetti e tutta l'attrezzatura della cucina. La cucina è completata da un originale bancone bar degli anni '40. Sopra il cubo si trova la camera da letto principale, realizzata nei toni del grigio chiaro.

 

Due grandi finestre si aprono dal soggiorno, affacciate sul secondo spazio verde esterno, caratterizzato dalla piscina creata in corrispondenza dell'apertura della zona giorno.

 

Dal cortile d'ingresso, caratterizzato da un pavimento esagonale in cemento, si accede anche all'appartamento per gli ospiti che si sviluppa su due livelli, realizzato nella vecchia centrale termica della fabbrica: "L'obiettivo del progetto è stato quello di preservare l'impronta industriale, le strutture portanti sono state lasciate con gli strati dei dipinti originali a vista, trattati con resina per preservarle" racconta l'architetto.

 

Gli elementi d'arredo riflettono il gusto elegante e la cura dei dettagli che lo studio utilizza abitualmente per i suoi progetti: "Molti degli arredi sono pezzi d'antiquariato o di modernariato che lo studio raccoglie e utilizza per i suoi progetti in tutto il mondo, altri sono personalizzati, realizzati appositamente per questo progetto, altri ancora sono prodotti in serie e progettati direttamente da noi per alcune aziende di arredamento o di illuminazione", sottolinea l'Architetto.

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