La residenza privata destinataria del progetto di restauro e conservazione si trova al secondo piano di un edificio situato nel centro storico di Cagliari, nel quartiere di Stampace Alto. Il quartiere fu fondato dai pisani nel XIII secolo e fu dotato di un modesto sistema di fortificazioni, che fu poi demolito con l'espansione della città dopo l'Unità d'Italia. L'unica parte rimasta è la torre dello Sperone, situata a poche decine di metri dall'edificio.

Sia all'interno che all'esterno, l'edificio presenta elementi riconducibili al periodo rinascimentale, come le sagome in pietra della facciata esterna, i balconi con ringhiere in ferro battuto, il pavimento del seminterrato a bugnato e i fregi decorativi in gesso sui soffitti di alcune stanze interne.

L'obiettivo principale del progetto è quello di dare più ampiezza a uno spazio difficile da valorizzare, in quanto stretto e lungo (25 m x 5,5 m), sfruttando al meglio la sua grande altezza (5,26 m al colmo). Così, la residenza esistente viene demolita e al suo posto vengono costruiti tre appartamenti privati su due piani, recuperando lo spazio del tetto a doppia falda con mezzanini e spazi a tutta altezza: un bilocale di 30 mq, un trilocale di 50 mq e un quadrilocale di 80 mq.

Il vincolo imposto dalla legge regionale sul riutilizzo degli spazi in altezza limita la progettazione dei soppalchi ad un massimo del 40% di copertura dello spazio sottostante. Pertanto, per guadagnare superficie al secondo piano, si decide di collocare i letti e gli armadi delle camere da letto nei vuoti creati dai soppalchi, su casseforme rimovibili.

Grande attenzione viene data ai materiali di costruzione: allo scopo di ottimizzare l'altezza dei piani, il soppalco è realizzato con profili in acciaio HEA120, rendendo minimo lo spessore complessivo (13,85 cm). I serramenti originali sono stati sostituiti con nuovi telai in legno placcato bianco. Internamente, invece, si è deciso di rimuovere l'intonaco per lasciare a vista la muratura bianca originale.

Tutti gli impianti di aria condizionata e di riscaldamento sono in un locale tecnico non visibile dallo spazio pubblico, per rispettare gli interni ed evitare di deturpare il bellissimo ambiente circostante.

Infine, una luce adeguata è fornita all'appartamento, non solo dall'intercapedine interna, ma anche dall'inserimento di quattro nuovi lucernari che permetteranno un'illuminazione zenitale e da una terrazza recuperata eliminando un'aggiunta che non è conforme alla configurazione storica dell'edificio.




Materiale Utilizzato:
1. Pavimentazione: Tiling 41042, Jungle
2. Porte: Eco Oak, Ferrero Legno
3. Finestre: Legno
4. Tetto: Legno
5. Illuminazione interna: Stan, Faro
6. Mobili interni: AM.PM