Il progetto consiste nella trasformazione da uno spazio vuoto e grezzo in una clinica oculistica. La sfida era sfruttare le restrizioni derivanti sia dalle normative locali che dal potenziale dello spazio esistente. La strategia è il risultato di una stretta collaborazione con il cliente, un medico giovane ed entusiasta a cui è richiesto di lavorare in un ambiente fresco e innovativo.
Lo spazio è definito da tre aree principali: l'ingresso direttamente collegato alla sala d'attesa, la reception e le sale da visita. Moderno e confotevole è il look della sala d’attesa, luogo in cui la privacy è garantita dall’integrazione degli elementi architettonici con i componenti d’arredo. Il cuore del progetto è la reception, collegata all'entrata attraverso un filtro vetrato, che consente al receptionist di avere il controllo sia dei pazienti che del personale medico. A partire da questo fulcro centrale, una luce dinamica conduce alle diverse sale da visita, ognuna delle quali è definita da colori diversi.
Componente essenziale della progettazione è l’uso del bianco che mira a trasmettere sensazioni di calma e pulizia, elementi imprescindibili per un’attività sanitaria. Questa atmosfera è interrotta dal design accattivante della reception, costituita da 74 eleganti listelli in legno di quercia. Integrate nella struttura in legno si celano la porta dell'archivio e gli armadi. Studi approfonditi sono stati fatti per l’illuminazione; la luce artificiale si basa sul tipo di attività e sui dispositivi medici utilizzati in ogni stanza e la luce naturale è schermata da tende oscuranti controllate tramite sistema domotico. Altoparlanti, riscaldamento, telecamere di sicurezza e luci a LED sono integrati nel soffitto e nelle pareti per offrire un'atmosfera piacevole e una sensazione confortevole.
Attenzione ai dettagli, stile ed eleganza sono gli elementi che rendono lo studio oculistico un momento indimenticabile per gli utenti. Infine l’organzizzazione spaziale mira a facilitare il rapporto tra spazi pubblici e privati.