L’appalto concorso bandiva un programma di progetto che prevedeva la realizzazione di un complesso ecclesiastico da destinare sia alla funzione liturgica che ad un piccolo convento ma anche la realizzazione di un refettorio per l’assistenza agli indigenti.

Il documento preliminare di progettazione prevedeva per le due attività, il culto e l’assistenza, edifici indipendenti con l’intento di tenere distinti accessi e circolazione interna. La nostra proposta ha preferito interpretare i requisiti del bando in modo diverso, organizzando l’impianto sul modello dell’abbazia cistercense e accorpando le funzioni in un unico organismo articolato da un cortile/chiostro interno.

La saldatura della chiesa con il corpo del convento e la creazione del vuoto interno pur realizzando la separazione del refettorio, ha consentito l’utilizzo dell’area in modo molto efficiente generando un profondo spazio di rispetto davanti alla chiesa, un sagrato esclusivamente pedonale che ha stabilito per un edificio necessariamente modesto, il ruolo ambizioso dell’edificio di culto.

La pedonalizzazione del sagrato e la segregazione dell’accesso veicolare sono stai ottenuti attraverso la realizzazione di un muro interno di recinzione, capace di ordinare gli spazi secondo un preciso rituale di accesso e di dare compattezza di disegno al fianco del complesso, fronte più esposto e visibile sulla viabilità di accesso.

L’edificio, realizzato in carpenteria metallica è racchiuso in un involucro di pannelli isolati in lamiera e in legno, l’uso del colore grigio e il disegno delle coperture rappresentano i caratteri architettonici del volume. L’aspetto simbolico del disegno è invece affidato al progetto della facciata della chiesa. E’ stato qui attivato il dispositivo tipico dell’impianto basilicale del rinascimento dove la facciata svolge un ruolo di fondale scenografico per lo spazio urbano, relazionandosi occasionalmente con l’effettiva sezione architettonica.

La realizzazione della quinta di facciata in listelli di legno funziona come una quinta tessile capace di esprimere trasparenza e opacità nell’arco dell’escursione solare.