Il lavoro che vi proponiamo riguarda un unità abitativa collocata al primo piano all’interno di uno stabile storico e vincolato nel centro antico di Verona. Il Contesto è caratterizzato dai caratteri originari dello stabile stesso del seicento, come la struttura dotata di travature in legno decorate, pavimentazione in cotto conservata e in parte ripresa con medesimo formato lavorato a mano, il grande portale in tufo al suo interno non fanno che enfatizzare il contesto in cui abbiamo operato.

PadiglioneB ha così concentrato il proprio studio all'interno, creando spazi per le funzioni di oggi e avendo cura di non risultare scontato o banale. I pochi metri quadri a disposizione hanno fatto ripensare il concetto di cucina, togliendo il tavolo da pranzo e prolungando la funzione del piano cucina come tavolo vero e proprio attraverso l’uso di sgabelli dedicati. Il risultato d’insieme è un ambiente che comunica e dialoga con il soggiorno in forma continua. Lo spazio ricavato per la zona giorno, ha consentito di ricreare un vero angolo relax, dominato dalla luce e dal contesto esterno del giardino che domina la corte interna.

Di particolar impatto è l’uso dei materiali naturali enfatizzati in questo caso dal marmo Fior di Pesco di Margraf, utilizzato per il rivestimento verticale e del piano dedicato alla cucina, quasi ad inscatolarla. Il Fior di Pesco, tagliato a 45 gradi, con le venature continue, rappresenta un vero e proprio disegno senza interuzzioni tra i piani che cambiano la loro direzione. Il supporto a sbalzo è sorretto da un vetro extrachiaro che tende a sparire, rendendo arereo e leggero il marmo stesso.

L’ambiente della camera nonostante le piccole misure è stato arricchito da una parete in legno che grazie alla sua leggerezza separa in forma discreta la cabina armadio dal letto. La struttura in legno funge da testata e divisiorio, permette alla luce di intrare nella stanza filtrandola in forma soffusa.

Ogni dettaglio in legno è stato oggetto di progettazione e realizzazione. La scelta del legno è ricaduta sulla betulla trattata in forma naturale, avendo un impatto estetito e cromatico quanto più vicino al legno naturale. La medesima essenza è stata poi utilizzata anche per l’arredamento del bagno, anch’esso oggetto di progettazione interna.

Ogni elemento architettonico del bagno è stato realizzato in betulla. Le maniglie sono in pelle ad enfatizzare l’uso e l’impiego di materiali naturali. Le mensole che “ruotano” attorno allo specchio sono realizzate dal pieno, ad enfatizzare il valore d’insieme dei materiali impiegati.

Il piccolo bagno è stato così sftuttato fino all’ultimo centimetro. Il pavimento presente è sempre il medesimo cotto, che si completa con la resina di rivestimento. Il colore scelto in questo caso è il verde salvia che si abbina in forma quasi “naturale” al rosso del cotto.

La cura della progettazione è ricaduta anche nella scelta dell'illuminazione interna con prodotti tecnici e nello stesso tempo decorativi di Davide Groppi come l’Infinito destinato ad illuminare la stanza ed il prezioso soffitto. Di estrema comodità e funzionalità i faretti orientabil posti in cucina, Museo sempre di Groppi così come la zona Divano è arricchita da una Sanpei (piantana) da poter avere una luce dedicata alla sola zona giorno.

Completano Bugia di Davide Groppi come lampada da comodino ed il cubo Q come luce diffusa d’insieme per la camera.


La luce del bagno è gestita da prodotti tecnici di Wever e Ducre. Il valore d’insieme che se ne percepisce è un ambiente caldo, la cui luminosità è espressa da tutti i corpi luce con la medesima gradazione di colore, tutti dettagli che sommati al valore del progetto rendono l’unità abitativa accogliente e calda.

