l lavoro che vi presentiamo riguarda il restyling di un piccolo appartamento collocato al secondo piano in un edificio costruito negli anni ‘50, prospicente la
piazza del piccolo centro abitato dell’entroterra gardesano, Caprino Veronese, ai piedi del Monte Baldo. L’appartamento non aveva subìto modifiche dall’epoca della sua realizzazione quindi ci siamo potuti interfacciare con i materiali e le finiture dell’epoca. Da parte nostra si è voluto enfatizzare tale periodo come chiave dell’intero progetto, facendolo risaltare attraverso l’uso del colore e mettendo a nuovo le finiture originali degli anni ‘50, che oggi trovano un rinnovato interesse da
parte dei committenti.

I colori presenti sono il rosso, il giallo, il verde e l’azzurro: tali elementi si susseguono all’interno di tutto lo spazio creando un filo comune da subito riconoscibile.L’ingresso è costituito come nel più tradizionale dei modi da un lungo corridoio distributivo pavimentato, come il resto della casa, con rivestimenti in graniglia levigata portati a nuova vita.

Ad accoglierci troviamo l’appendiabiti di Kartell disegnato da Olaf Von Bohr, oggi fuori produzione ma che interpreta perfettamente lo stile voluto e dato all’ambiente.
Il fulcro e allo stello tempo la quinta del nostro corridoio è un’opera dell’artista Eugenio Filippi che cattura lo sguardo e rinterpreta con un murale geometrico i colori tema di “Casa Beatrice”.

La cucina richiama lo stile del periodo con una laccatura dal colore giallo/lemon in contrasto con le maniglie a gola e con il rivestimento del piano di lavoro realizzato con piastrelle Ceramica Vogue in color mastice e nella misura di 20x10 cm. La medesima finitura si ritrova sul tavolo da pranzo, anche in questo caso realizzato su disegno dal nostro Studio, allineato perfettamente al concept della cucina. Anche nella scelta dei complementi di arredo si è posta l’attenzione su elementi del tempo, reinterpretati in chiave contemporanea, come il lampadario Flower Pot VP2 di &Tradition di colore giallo senape e le sedie Milano 2015 PP di Colico di colore aragosta. Come per tutte le altre stanze e gli altri elementi del progetto, il filo conduttore è il colore.

In soggiorno il pavimento presenta, a differenza delle altre stanze, un colore nero intenso ed è costituito da aggregati di marmo levigati e lucidati. Tutti gli arredi, realizzti su disegno, sono realizzati in pino cileno, trattato nella sua finitura
naturale, e prendono posto nelle nicchie presenti. L’interpretazione del mobile giorno ha dato vita ad una libreria modulare che si regge su dei singoli elementi a forma di trapezio che donano leggerezza all’ambiente ennfatizzandone le caratteristiche di luminosità ed accoglienza. Sul fondo trovano spazio il divano Tufty Time di B&B Italia disegnato da Patricia Urquiola che interpreta in chiave moderna il concetto di sofà.

La camera da letto ha uno sfondo color carta da zucchero, quinta su cui conntrasta il letto Tappeto Volante di FLOU disegnato dal maestro Enzo Mari. Le due mensole accostate che funzionano da comodini sonno realizzate in pino cileno così come l’armadiatura mettendo in campo quindi un dialogo con il soggiorno. Il pensiero di Enzo Mari, si può riscontrare non solo nell’uso delle serigrafie della serie della natura, Uno la Mela e Due la Pera di Danese, ma anche con l’interpretazione viva del colore che si presenta in forma quasi ordinata a sottolineare dettagli ed elementi della vita di tutti i giorni.

Infine un ultimo accenno al bagno, in cui prende vita un gioco a noi caro con l’interpretazione della fuga in colore rosso, che emerge nel rivestimento bianco ma che si fonde nel pavimento e nel colore delle pareti. Casa Beatrice è un piccolo esperimento in cui il colore e i forti contrasti sono presenti senza esser mai violenti o eccessivi, un progetto vivo e nello stesso tempo giovane pur con forti rimandi alla tradizione sia costruttiva sia del design degli anni ‘50.