Il progetto si trova a Quinta daEstrela, che occupa una valle a Odemira, un paesaggio significativamente alterato negli ultimi tre decenni. Il pendio che circonda la casa di Quinta da Estrela è stato rimosso per far posto a un parcheggio, isolando l'edificio e causando problemi strutturali dovuti allo scavo.


La proposta di intervento e riabilitazione adatta il programma di lavorazione della ceramica all'edificio senza alterare la costruzione esistente e crea un volume adiacente per la collocazione di forni e aree tecniche. Le aree riabilitate dell'edificio esistente comprendono un negozio, una cucina, un bagno e lo spazio di lavoro del ceramista. L'ampliamento proposto funge da contrafforte alla parete danneggiata della casa. È interamente realizzata in mattoni pieni fatti a mano, allineando il nuovo metodo di costruzione con la maestria del vasaio.


La forma semplice dell'ampliamento rende il mattone e l'argilla protagonisti di questa nuova costruzione, conferendole un carattere industriale e collegando al contempo il materiale alla terra come ricordo della collina scavata.
Per migliorare il rapporto dell'edificio con l'ambiente circostante, è stato ridisegnato il paesaggio accanto all'ingresso principale e sono state integrate due rampe per creare un collegamento più fluido tra l'edificio, la città e Quinta da Estrela.


Team:
Architecture Office: ARDE Arquitetura+Design
Main Architect: Daniel Pinho
Builder: Virgílio de Sousa Leal
Inspection: Rui Graça e Vitor Afonso
Engineering: Paulo Ferreira
Landscape: Daniel Pinho
Light Design: Claudio Espirito Santo
Fluids Engineering : Paulo Ferreira
Thermal Engineering: Miguel Ferreira - certiterm
Visual identity: Daniel Pinho
Architectural photographer: Ivo Tavares Studio


Material Used:
1. Fábrica de tijolo rústico: Handcrafted Solid Brick
2. Maciça: Exterior openings in solid wood
3. Richimi: Microcement
4. Berker: Wall-mounted sound system
5. Globalpav: Pavidren and Pavistab
6. JNF: Hardware


