L'obiettivo della committenza era quello di realizzare la riqualificazione e il restauro della piazza per integrare il Museo Archeologico Nazionale (dove sono esposti i Bronzi di Riace) e il contesto urbano. La nuova Piazza De Nava è il vero centro urbano di Reggio Calabria, dove convergono i due sistemi urbani del tessuto costruito: quello della città storica e quello dell'espansione novecentesca, strutturato lungo due assi con angoli diversi, entrambi paralleli alla linea di costa. Abbiamo strutturato il progetto intorno a questa caratteristica, legandola profondamente alla struttura urbana della città.


Il nuovo assetto della piazza funge da catalizzatore di visioni urbane dinamiche, posizionandosi naturalmente come centro rappresentativo della città. Questo non solo per la presenza del Museo, ma ancor più per la sua potenzialità di configurarsi metaforicamente come teatro urbano. È uno spazio con una pendenza costante che segue il profilo attuale, diviso in due da un asse diagonale che riprende la direzione dell'espansione novecentesca.


La riqualificazione di Piazza De Nava è molto semplice, a basso impatto ed ecologicamente compatibile, grazie al riciclo delle acque piovane, al nuovo sistema di illuminazione RGB+W interamente basato su sorgenti LED, alla piantumazione di nuovi alberi e di numerosi arbusti della macchia mediterranea. La scelta dei materiali coniuga innovazione e tradizione: abbiamo utilizzato lamiere di acciaio inox rivestite con un innovativo sistema PVD per creare superfici solide e cangianti per la costruzione delle fioriere; abbiamo riutilizzato le pietre di pavimentazione esistenti sotto l'asfalto delle strade circostanti; abbiamo riutilizzato i cordoli e le pietre della scalinata storica. Abbiamo restaurato la fontana-monumento di G. De Nava, che ora è pienamente visibile dall'intero spazio urbano. Inoltre, la radicale trasformazione dell'area antistante il Museo, che da strada carrabile è diventata parte integrante della piazza allo stesso livello del vecchio marciapiede e della nuova pavimentazione, ha trasformato una frattura urbana (la strada) in un proscenio urbano. Attraverso un'alternanza di blocchi di pietra reggiana e lavica sottilmente miscelati, collega il contesto urbano circostante con la nuova piazza contemporanea.


La piazza è interamente pedonale e accessibile a tutti i tipi di utenti. L'illuminazione artificiale svolge un ruolo cruciale nel plasmare lo spazio pubblico. Qui abbiamo introdotto due nuovi alti pali di illuminazione (eredità dei pali storicamente presenti nella piazza), sui quali sono stati installati gruppi di proiettori in grado di illuminare sia la facciata Piacentini del Museo che l'intera piazza. Il sistema dinamico di strisce LED cambia colore, posizionato nella scanalatura dei nuovi gradini, modella l'illuminazione emozionale della piazza urbana.
Anche di notte il nuovo spazio vuole essere una metafora del territorio: con la luce blu l'effetto è quello delle onde del mare che si infrangono sulla riva; con la luce verde si ha l'impressione che un versante montuoso del vicino Aspromonte scenda sulla piazza.


Team:
RTP parent company: MICROSCAPE architecture urban design AA
Principals: nuvolaB architetti associati, Ing. Stefano Cumbo, Rest. Lorenzo Lanciani
Consultants: Agr. Paes. E. Metais, P.I. J. Berchielli
Photographer: Filippo Poli


Materials Used:
Steel Color spa PVD Bronzed steel
Metalco srl Urban fixtures: Obra, Senna
iGuzzini srl lighting: Maxiwoody and etc…
Irritec spa Irrigation: valves and pipes
Stabilsana srl Paving: Stabilsana

