Sulla punta del molo Sundmolen, nell'area Nordhavn (porto nord) di Copenaghen, un nuovo edificio in stile brutalista gode di una presenza sicura e imponente nel suo contesto industriale. Sede di BIG - Bjarke Ingels Group, il BIG HQ di sette piani è architettonicamente ancorato tra le fabbriche, i magazzini e i container del porto di Copenhagen. Una serie di massicci elementi in cemento impilati conferisce al BIG HQ la sua identità strutturale e visiva.
L'ingombro ridotto del sito ha posto a BIG un dilemma progettuale: come poteva lo studio organizzare un unico ambiente di lavoro per il suo numeroso team, che avrebbe dovuto dividersi su un minimo di quattro livelli? “Con una decisione controintuitiva, abbiamo diviso tutti i piani a metà e raddoppiato la quantità di livelli”, spiega BIG.
BIG HQ è il primo esempio completamente integrato di trasformazione “BIG LEAP”, una collaborazione tra i designer di paesaggio, ingegneria, architettura e prodotto di BIG. “Tutto, dalle maniglie delle porte alle colonne di cemento, dal design urbano alle facciate di vetro, ha preso forma grazie al team BIG LEAP”, spiega lo studio.
L'ingresso principale dell'edificio conduce dipendenti e visitatori in un “drammatico spazio piranesiano”, come una fantasia architettonica simile alle incisioni dell'architetto e artista italiano Giovanni Battista Piranesi. Qui, “la vita interna dell'edificio si rivela attraverso viste diagonali fino all'ultimo piano”, spiega BIG.
Un'unica colonna centrale in pietra, composta da otto diversi tipi di roccia - dal granito denso alla base al calcare poroso in cima - è un “totem della gravità nel cuore dell'open space”, spiega lo studio.
Il BIG HQ è strutturato come una serie di semipiani a cascata, che danno vita a un enorme ufficio open space spazialmente interconnesso disposto su sette piani. Una scala centrale aperta si snoda a zig zag dal piano terra al sesto piano. L'impatto complessivo è sia fisico che visivo, con un pizzico di surrealismo.
I piani sono sostenuti da travi in calcestruzzo lunghe 20 metri (66 piedi), impilate l'una sull'altra: “la facciata esterna appare come una scacchiera di travi massicce e finestre trasparenti che si alternano”, spiega BIG. Gli elementi triangolari della facciata fungono sia da balconi che da scale di fuga, mantenendo l'interno libero da una scala antincendio centrale chiusa. Ogni piano ha accesso a un balcone che si collega a quello sovrastante e a quello sottostante, creando così un nastro continuo di spazi esterni che si snoda a spirale dal tetto al porto.
L'ascensore, le scale verticali e una scala di emergenza secondaria sono situate nella sezione settentrionale dell'edificio, liberando così i piani e il centro dell'edificio.
Grandi pannelli di vetro aprono BIG HQ al porto: al piano terra, l'ingresso e uno spazio espositivo sono rivolti verso ovest, mentre un ristorante con posti a sedere all'aperto si apre a sud.
L'aspetto brutalista di BIG HQ nasconde in qualche modo il fatto che l'edificio è stato progettato per ottenere la certificazione DGNB Gold. (Il Green Building Council Denmark è un partner del sistema DGNB - Deutsche Gesellschaft für Nachhaltiges Bauen è un'iniziativa di sostenibilità nata in Germania). Per ottenere questa certificazione, BIG ha utilizzato il calcestruzzo FutureCem, un cemento a basse emissioni di carbonio che riduce le emissioni di CO2 di circa il 25%; l'edificio integra inoltre sistemi di energia solare e geotermica e sfrutta la ventilazione naturale nei suoi uffici.
Il team Landscape di BIG ha trasformato un'ex area di parcheggio in un parco pubblico e in una passeggiata di 1.500 metri quadrati. Il team ha trovato ispirazione nelle foreste costiere e nelle spiagge sabbiose della Danimarca: a nord, l'ambiente comprende pini e querce autoctone che offrono riparo dai venti impetuosi del porto; a sud, piante e rocce favoriscono la biodiversità, creando un microclima per uccelli e insetti utili. Una scultura scalabile dell'artista americano Benjamin Langholz, intitolata Stone 40, si trova tra gli alberi.