"Sula" è una casa prefabbricata progettata dall'architetto Diana Salvador per una famiglia che vive alle isole Galápagos. Questa casa sostenibile prende il nome dal Blue-footed Booby, un uccello endemico delle Galápagos il cui nome scientifico è Sula nebouxii.
Sula è stato prefabbricato a Quito, la capitale dell'Ecuador, nell'arco di due mesi. Il progetto è composto da circa 17.000 viti e 2.000 pezzi su misura, tra cui elementi in legno, metallo e vetro. Nell'ambito di un'operazione meticolosa, la casa è stata trasportata su due camion fino a Guayaquil, un porto dell'Ecuador. Da qui è stata caricata su due container e portata nella città di Puerto Ayora a Santa Cruz, la seconda isola più grande delle Galápagos. Salvador e un team di specialisti hanno poi assemblato Sula in un mese.
Dal punto di vista architettonico, Salvador considera questo progetto come "un impegno verso l'innovazione, [in cui una casa] può essere costruita senza causare un impatto negativo". La prefabbricazione di Sula ha comportato l'ottimizzazione delle risorse e un approccio attento all'ambiente, garantendo che la casa si adattasse bene all'ambiente circostante. La scalabilità e la flessibilità dei trasporti sono state fondamentali per il successo del progetto.
Il progetto di Sula ha conciliato la funzionalità con il comfort interno utilizzando strategie di progettazione bioclimatica che, basate su simulazioni termiche dinamiche, hanno valutato le prestazioni ambientali della struttura. La casa è sopraelevata per consentire "il passaggio delle correnti che formano una camera d'aria fredda sotto la struttura", spiega Salvador. "Le pareti accanto al tetto generano un doppio spazio separato da travi strutturali che creano un'altra camera d'aria, garantendo la ventilazione della pelle interna. Le perforazioni nel pavimento e nelle pareti consentono un apporto trasversale di aria".
L'elevazione della casa facilita inoltre lo smontaggio in caso di necessità di trasferimento. "Con ogni pezzo contato, Sula funziona come un puzzle tridimensionale su larga scala che può essere trasportato su un camion e assemblato in ogni tipo di ambiente", spiega Salvador. Lo smontaggio è facilitato anche dall'uso di gabbioni come fondamenta (un gabbione è tipicamente una gabbia riempita di rocce o terra). Salvador fa notare che il progetto strutturale di Sula è stato "concepito in modo da non intaccare il terreno e il suolo, garantendo così il rispetto della natura".
Sula è composta da cinque materiali: legno, pietra, metallo, vetro e PVC. Ogni materiale è stato scelto in base alla sua efficienza e flessibilità. Il materiale principale è il compensato, utilizzato per creare la struttura, le pareti interne e i mobili. Un processo di taglio meccanizzato ha garantito la precisione e l'ottimizzazione delle risorse. I fogli di PVC sono stati utilizzati per impermeabilizzare la casa.
Sula è il secondo progetto in cui Salvador utilizza la tecnologia prefabbricata. La sua realizzazione è stata considerata un esercizio di promozione del benessere collettivo e di miglioramento della qualità della vita, per dimostrare come un sistema prefabbricato abbia un'impronta di carbonio minima e per evidenziare il ruolo intraprendente delle donne nella pratica architettonica.