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The new La Source Vive concert hall in Évian
PCA-STREAM

La sala da concerto La Source Vive ha una fantasiosa forma a conchiglia

26 apr 2023  •  Notizie  •  By Gerard McGuickin

La Source Vive di Évian, in Francia, è una nuova sala da concerto dedicata alla musica da camera. L'immaginifica forma a conchiglia della sala è il risultato della collaborazione tra gli architetti Patrick Bouchain e Philippe Chiambaretta.

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Il progetto La Source Vive nasce dalla passione e dall'impegno della filantropa Aline Foriel-Destezet per la promozione della musica. Nasce dal suo desiderio di sostenere la creazione di un complesso architettonico, che sia caratterizzato da una sala da concerto dedicata alla musica da camera. La Source Vive si trova nelle immediate vicinanze del più grande auditorium La Grange au Lac, una celebre istituzione musicale progettata nel 1993 da Bouchain.

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Progettazione e costruzione

Spazio musicale da 500 posti, La Source Vive è adatto anche alle registrazioni e comprende un nuovo foyer e un edificio per il backstage. Lo spazio è stato progettato ponendo l'accento sull'acustica e utilizzando una forma sperimentale che ibrida i due tipi più comuni di layout degli auditorium: un design rettangolare "a scatola di scarpe" e un design "a vigneto", che accoglie il pubblico in file inclinate intorno agli artisti. La Source Vive sfrutta anche la topografia del sito: l'assemblaggio del pubblico intorno alla musica sfrutta al meglio una radura naturale nel bosco. Di conseguenza, il progetto della sala da concerto combina una pianta ovale e una sezione conica: insieme, il volume e l'altezza garantiscono un volume ottimale di 11 m³ per ogni spettatore.

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In un luogo incantevole, è importante che La Source Vive riduca al minimo l'impatto con l'ambiente naturale circostante e si integri con la foresta. Un'analisi sensoriale del sito (tenendo conto di alberi, luce naturale, flora e fauna e topografia) ha portato gli architetti a separare il foyer, la sala concerti e l'edificio del backstage: il foyer è stato ricostruito su quello precedente; l'auditorium è stato posizionato più in alto - in una radura della foresta - evitando così di tagliare alberi sani; l'edificio del backstage è stato collocato ancora un po' più in alto, lungo una strada esistente, facilitando così l'accesso tecnico. I musicisti e i loro strumenti accedono alla sala da concerto tramite un ascensore posteriore che scende dall'edificio del backstage; gli spettatori accedono alla sala dal foyer, attraverso un ingresso sottostante. Questa disposizione crea un modello logico di flussi pedonali.

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Un'esperienza sensoriale

All'avanguardia nella progettazione acustica, l'acustica all'avanguardia de La Source Vive è stata progettata appositamente per la musica da camera dal rinomato tecnico acustico Albert Xu. Il lavoro di Xu può essere ascoltato nelle principali sale da concerto di tutto il mondo e la sua esperienza ha influenzato la geometria, il volume, i materiali di superficie e le tecniche della nuova sala da concerto. Come uno strumento musicale, La Source Vive è dotata di dispositivi che consentono di effettuare regolazioni in loco, a orecchio, al termine della costruzione. Oltre al design acustico, il comfort visivo del pubblico è assicurato dalla forma ovale della sala e dall'asimmetria delle gradinate.

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L'esperienza sensoriale complessiva è sottolineata dal viaggio verso la sala: da un foyer vetrato che si apre alla natura, gli spettatori procedono verso la musica attraverso un passaggio che sembra scavato nella roccia, lungo una passerella coperta, poi in un vestibolo, prima di entrare nella luminosa sala da concerto. Il progetto de La Source Vive incorpora un oculo che garantisce l'esposizione alla luce naturale (ideale soprattutto per le prove).

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Combinare scienza e intuizione

La Source Vive è un progetto ambizioso che ha richiesto una combinazione di sensibilità, sperimentazione e analisi scientifica. Per realizzare il progetto, Patrick Bouchain si è rivolto a Philippe Chiambaretta. Le intuizioni e il lavoro materiale di Bouchain sono stati concretizzati attraverso l'analisi e la modellazione effettuata dai team di PCA-STREAM (lo studio di Chiambaretta). Piuttosto che affidarsi esclusivamente all'intuizione, l'obiettivo è stato quello di quantificare e determinare scientificamente un optimum per ogni criterio - una complementarietà di approcci scientifici e sensoriali. La modellazione precisa di PCA-STREAM ha facilitato lo sviluppo di un'acustica di prim'ordine, di un comfort visivo e di un'ottimizzazione della struttura complessiva del complesso.

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La dimensione sperimentale che sta alla base di La Source Vive corre parallelamente a un processo di costruzione in cui tutto è personalizzato e realizzato da artigiani: un incontro tra scienza e arte.

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I materiali

Per la costruzione de La Source Vive è stata data importanza all'uso di materiali naturali e locali. L'edificio è rivestito con piastrelle di rame preinvecchiato: un materiale naturale che favorisce l'integrazione della sala da concerto con gli alberi. Come notevole contrappunto all'esterno della sala, il suo interno bianco e luminoso è rifinito con intonaco grezzo e non verniciato. L'edificio del backstage riprende dettagli dell'architettura vernacolare, mentre il foyer offre un discreto omaggio alla Buvette Novarina-Prouvé, un edificio modernista iconico situato nelle vicinanze. In entrambe le strutture sono state impiegate tecniche tradizionali per la copertura e la carpenteria. I materiali locali includono legno, ardesia di Morzine e pietra della Meillerie.

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Al suo completamento, previsto per il 2025, La Source Vive formerà un complesso unificato con La Grange au Lac. Due spazi con due personalità distinte, le sale da concerto amplieranno la gamma e il numero di spettacoli e progetti, con una programmazione musicale estesa a tutto l'anno.

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