Progettare la vivacità urbana al massimo livello
Kinzo ha progettato il 21° piano della sede di AmorePacific a Seoul
++ Kinzo ha progettato uno spazio di coworking per il più grande gruppo cosmetico della Corea del Sud
++ il design riflette il contesto urbano di Seoul ++ i contrasti promuovono un'atmosfera di lavoro creativa ++ combinazione intelligente di molteplici funzioni ++ case per famiglie start-up ++ elementi mobili per la massima flessibilità ++ libertà per la creatività, lo scambio di idee e l'innovazione ++
Per la sede del più grande gruppo cosmetico della Corea del Sud, Kinzo ha progettato un interno che mirava a portare la vivacità e il colore dal contesto urbano di Seoul all'ultimo piano ("F21") creando un polo di attrazione per le persone che lavorano in AmorePacific. F21 è stato recentemente aperto ai dipendenti e alle start-up interne. La sede centrale è stata completata nel 2017 dallo studio David Chipperfield Architects nel centro di Seoul. Contrariamente agli interni più sobri degli altri piani, il progetto di Kinzo dei 3.100 mq di F21 si basa su un mix di elementi grezzi e colori audaci. Il contrasto tra il soffitto a griglia scuro e il pavimento di grandi pannelli di compensato è un concetto giocoso - uno dei tanti contrasti che favoriscono un'atmosfera di lavoro aperta e creativa.
La pianta a forma di C è suddivisa in aree comuni per il lavoro collaborativo e aree per il lavoro di squadra. Le aree che si aprono sul cortile interno collegano una piazza del mercato con un caffè e una sala per incontri spontanei con la cosiddetta Università. Oltre ai luoghi per la ricerca, il brainstorming e le presentazioni, nell'Università c'è anche una biblioteca: fino a 8.000 libri possono essere ospitati in un podio che assomiglia a un anfiteatro. All'interno dell'arena si possono tenere anche incontri informali. L'anello esterno offre posti per la lettura.
Per fornire alle start-up interne lo spazio per sviluppare nuove idee e prodotti, Kinzo ha creato delle aree speciali per il team. Queste assomigliano alle tipiche case di Seoul con giardini anteriori. Ogni "famiglia di start-up" è dotata di un'area di 60 mq dotata di vari elementi di base che sono flessibili e possono essere organizzati in base alle esigenze delle squadre. Oltre a una casa di squadra per le riunioni e ad elementi mobili individuali per i tavoli per il focus o il lavoro di squadra, c'è un'impalcatura multifunzionale che può essere utilizzata come divisorio, un posto per rilassarsi o fare sport, o una zona di breakout. Proprio come uno studio d'artista grezzo e non finito può essere uno spazio di ispirazione e sviluppo, F21 offre la massima libertà possibile per la creatività, lo scambio di idee e l'innovazione.
Karim El-Ishmawi ed Edoardo Albano parlano di F21
Come e dove il contesto urbano influenza e interferisce con la sede centrale di AmroePacific e i suoi spazi comuni e di lavoro?
Karim: La sede di AmorePacific non è solo un solitario scultoreo e un edificio simbolo, ma è anche ben inserita nel contesto urbano e nelle infrastrutture circostanti. L'edificio è direttamente collegato con la metropolitana e il generoso atrio è aperto al pubblico, ospitando numerosi eventi e mostre. Il lavoro che abbiamo fatto al 21° piano (F21) mirava a portare la vivacità e il colore dal contesto urbano sottostante all'ultimo piano, creando un fulcro per le persone che lavorano ad Amorepacific.
Quali sono gli aspetti progettuali da tenere in considerazione per rispondere a questo diverso mix di attività collettive e private?
Edoardo: Il nostro compito in F21 è stato quello di combinare un laboratorio di innovazione per le start-up di Amorepacific con la cosiddetta AP Cloud, un'area comune a tutta l'azienda. Quest'area collega una piazza del mercato con un caffè e una lounge per incontri rilassanti e spontanei con la cosiddetta università. L'università offre spazi per la ricerca, il brainstorming e le presentazioni, oltre a una biblioteca: fino a 8.000 libri possono essere ospitati nella periferia di un podio che assomiglia a un colosseo. Per natura, ciò implica la ricerca di un equilibrio tra la sfera privata e quella collettiva. A livello funzionale, le attività comuni sono collocate negli spazi introversi, visivamente dirette verso il vuoto interno dell'edificio e rivolte verso il terrazzo aperto e verso l'ingresso. Gli spazi introversi, arricchiti da prospettive luminose sulla città di Seoul, sono dedicati al lavoro creativo. Il progetto di Kinzo per gli interni si basa sui molteplici strati di Seoul. Esso riunisce le tradizionali abitazioni di Gahoe-Dong, le industrie rampanti di Guro-Gu e il gusto sofisticato per il lusso. Questa diversità della città richiedeva complessità nel design.
Quali "fattori morbidi" vedete e immaginate per come lavoriamo oggi e in futuro? Potete ancora tracciare dei confini e definire delle tipologie di spazio?
Karim: I confini tra le diverse tipologie di luoghi di lavoro diventano sempre più sfumati. In questa rivoluzione del lavoro ci sono due fattori principali che possono essere evidenziati come responsabili: l'evoluzione delle gerarchie e il cambiamento della gestione del tempo. Nel processo di trasformazione, la maggior parte delle aziende sta affrontando le differenze tra i dipendenti, sia nell'amministrazione che nella disposizione degli spazi di lavoro. Questo processo incontra ancora alcune resistenze, ma sembra che la tendenza sia irreversibile. Probabilmente ancora più drastica nelle sue conseguenze è l'evoluzione della gestione del tempo; il graduale aumento della libertà di programmazione - 'lavoro quando voglio e dove voglio' - ha aggiunto al gioco tutta una nuova serie di 'tipologie soft', come la tipologia del coworking, ma anche il concetto di lavoro basato sull'attività. L'attuale design del prodotto riflette questi processi di cambiamento culturale. Così, nell'area caffè e biblioteca delle isole Soft Work di AP Cloud Vitra dispiegano tutto il loro potenziale. Siamo sinceri: tutti noi lavoriamo sui nostri divani a casa, perché non dovremmo farlo anche nei nostri uffici?
