Tipo di spazio in cui vi siete trovati ad inserire il progetto
Another Burger è il progetto di riconversione di una vecchia bottega a nuovo fast food di tipici Hamburger Americani, situato nel centro storico di Palermo.

Tipo di atmosfera che volevate creare
L’intervento interessa una piccola superficie di appena 30 mq, in cui i progettisti hanno dovuto ponderare sapientemente le “carte da giocare”. In pochi e decisi gesti, bisognava creare uno spazio accattivante che attirasse l’attenzione del passante, per invogliarlo ad entrare e lasciarsi coccolare nella scelta delle pietanze. Il rigore geometrico è predominante e caratterizza l’intero spazio: il bancone vendita è posizionato frontalmente all’ingresso, e lo si raggiunge attraversando un tunnel identificato da un sistema di archi in metallo che seguono la regola della finta prospettiva borrominiana. La dimensione degli archi, che progressivamente diventa sempre più piccola, amplifica la percezione longitudinale dello spazio, enfatizzato anche dalla pavimentazione.

I materiali scelti e perché
Il progetto è tanto rigorosamente geometrico, quanto suggestivamente caratterizzato dall’uso audace del colore. La composizione è immediatamente chiara: una scatola gialla, rifinita in resina, è attraversata da un corridoio concettuale identificato da una pavimentazione in marmo bianco e nero posato a spina di pesce; in alzato il corridoio è ricreato da un sistema di archi in metallo nero che si attestano con la parete bancone, dove invece è stata utilizzata una rete metallica a maglia quadrata che richiamano i colori del logo.
I dettagli vengono enfatizzati con l’utilizzo di led, mentre le pareti laterali fanno da sfondo a composizioni grafiche di neon che richiamano velatamente il mood anni ’60 dei fast food americani.
Quattro parole chiave che identificano il progetto
• Geometrico
• Pop
• Colorato
• Accattivante

“RECUPERO IN STILE “MINIMAL POP” DI UNA VECCHIA BOTTEGA”
L’ultimo progetto firmato dallo studio Puccio Collodoro Architetti, che ha visto il recupero di una vecchia bottega trasformata in una hamburgeria americana, è sicuramente tra quelli che maggiormente esprimono il concetto di “Minimal Pop”, termine coniato dai due giovano fondatori dello studio, che ormai identifica sempre più il loro approccio progettuale.

Rigore geometrico ed esplosione di colori, sono infatti gli aspetti caratterizzanti dell’ultimo intervento realizzato nel capoluogo siciliano, in una delle principali vie della movida palermitana. In questa zona farsi notare non è facile, soprattutto se si parla di attività commerciali, ma con “Another Burger” i due giovani architetti hanno sicuramente creato uno scenario che attira l’attenzione di tutti i passanti: si tratta di uno spazio piccolo, appena 30 mq, caratterizzato dall’utilizzo audace del colore giallo utilizzato per rivestire pavimento, pareti e soffitto e ricreare un effetto scatola attraversato da un corridoio concettuale realizzato da una pavimentazione in marmo bianco e nero posato a spina di pesce su cui poggia un sistema di archi in metallo che richiamano il concetto della falsa prospettiva borrominiana, creando quindi un’illusione ottica che amplifica la percezione dello spazio.

Il sistema di archi termina con il bancone vendita, contenuto anch’esso all’interno di un arco e caratterizzato dall’utilizzo di una rete metallica a maglia quadrata che richiama i colori del logo. Lo spazio è arricchito dall’utilizzo di led e neon, che oltre ad enfatizzare alcuni dettagli, creano una composizione grafica che risulta essere un velato richiamano al mood dei fast food americani degli anni ’60.
Squadra:
Impresa: Salerno Francesco Adamo






Materiale utilizzato:
Furniture:
- Rivestimenti – Domus Design Store
- Illuminazione – La Commare
- Falegname – F.lli Contessa
- Piante – Vivai Lo Verso