La casa si presenta come una discussione tra due pezzi architettonici. Due volumi che rappresentano, da un lato, la costruzione e l'edilizia caratteristica dell'isola di Minorca e, dall'altro, l'architettura contemporanea. Un piccolo pezzo a capanna e un prisma rettangolare si guardano e dialogano grazie al linguaggio che entrambi utilizzano: composizione ed estetica.
Altrettanto importante è il contrasto tra la purezza della geometria e la natura sinuosa che circonda la casa, l'architettura sembra stabilirsi sul paesaggio in modo rispettoso, integrandosi e distinguendosi allo stesso tempo. La campagna di Minorca riesce a entrare nella casa attraverso le grandi aperture quadrate, come opere d'arte sul muro che la collegano completamente al territorio. L'interno della casa è stato progettato per riflettere la stessa dualità, è minimalista e anche caldo, grazie a materiali continui che ricoprono superfici orizzontali e verticali sempre a contatto con elementi tradizionali, come il legno naturale. Non c'è posto per il decoro, la casa ne valorizza il concetto, le proporzioni e la semplicità.
Il programma è distribuito nei due pezzi, che lavorano in modo indipendente. Gli spazi abitativi, tra cui la cucina, la sala da pranzo e il salotto, sono ospitati nel volume più ampio e si collegano tra loro e con l'esterno attraverso le grandi aperture e i patii interni, che articolano e illuminano gli ambienti più privati. Il volume più piccolo funge da padiglione ausiliario e contiene, da un lato, la stanza degli ospiti completa e, dall'altro, uno spazio per fare sport e una piccola piscina coperta, un luogo completamente a contatto con il paesaggio per rilassarsi e contemplare la campagna di Minorca.