ESPANSIONE NEL RINNOVAMENTO
Il Domino si integra in un'area periferica distesa, all'ingresso di Challans in Vandea. La composizione urbana del progetto è definita dal contesto. Il progetto è orientato in modo da rivelare l'ingresso della città, il decumano e il grande paesaggio. È un progetto di recupero dell'architettura quotidiana.
COUTURE URBANA
Il volume è il risultato di un lavoro di couture urbana in cui flessioni e orientamenti rispondono agli interstizi urbani. La prima ala dell'edificio è completamente vetrata, con un'altezza generosa. La seconda e la terza sono due volumi con uno sfalsamento che permette alla facciata urbana di allungarsi e di rispettare gli edifici vicini. Questi volumi orizzontali segnano Carnot Street e suggeriscono una densificazione urbana. Al contrario, le facciate diventano più spesse e si innalzano verso il cielo con vetrate più strette, dando una lettura verticale dell'edificio. L'orizzontalità e la verticalità permettono a questo edificio di rivelare il "genius loci".
EFFICIENZA E AMBIENTE
Il contesto urbano porta l'edificio a una cancellazione dei materiali a vantaggio di una costruzione urbana in cui fondazione, volumi e dettagli consentono la durata nel tempo.
La precisione costruttiva, il disegno atemporale e l'attenzione ai dettagli favoriscono la longevità dell'edificio.
Razionalità urbane, strutturali ed estetiche permettono di contemplare il suo futuro sotto l'egida di modifiche o restauri in cui la durata complessiva fa parte della risposta ambientale.
Team:
Architetto: Atelier Ronan Prineau
Economista: Denis Rousseau
Ingegneria strutturale: SERBA
Impianti elettrici e idraulici: TUAL
Fotografo: François Dantart
Materiale Utilizzato:
Rivestimento della facciata: REYNAERS (FACCIATA CONTINUA IN VETRO)
Pavimentazione: ARCELORMITTAL (ALLUVIONE COLLABORATIVA)
Porte: HUET
Finestre: REYNAERS
Illuminazione degli interni: BEGA
Mobili per interni: BAUBUCHE (LEGNO), GEBERIT (SERVIZI IGIENICI, LAVABO)