Archello Awards 2025: Open for Entries! Submit your best projects now.
Archello Awards 2025: Open for Entries!
Submit your best projects now.
Loft4
Omar Golli

Arimondi Circle

Applied products
View all applied products

Nel cuore di una Roma industriale nasce un loft “postmoderno”, uno spazio polifunzionale dall’identità forte, con volumi fluidi e ambienti generosi. Laboratorio, luogo di osmosi, scambio e circolazione delle idee, nonché abitazione dell’avvocato e manager Luisa Melara.
Il loft si trova a Roma, in via Giuseppe Arimondi 3, in zona Portonaccio, all’interno di un ex deposito industriale trasformato nel tempo in factory culturale, abitata e frequentata da artisti e creativi del mondo della cultura.

photo_credit Vincenzo Tambasco
Vincenzo Tambasco

Situato all’ultimo piano dell’edificio che lo ospita, lo spazio, per anni atelier del noto artista romano Piero Pizzi Cannella, è oggi un’abitazione dotata di ogni tipo di confort, dove ciascun dettaglio è stato concepito e realizzato con cura. Francesco Chiovenda e Matteo Grimaldi di Studio Nema hanno firmato il progetto di ristrutturazione del loft. Insieme alla proprietà, ne hanno accentuato i temi caratteristici, introducendo materiali inusuali legati alla tecnologia industriale ed elementi che omaggiano un certo gusto déco.

photo_credit Vincenzo Tambasco
Vincenzo Tambasco

Come la lamiera grecata, scelta per definire il volume – quasi blindato come se fosse un container – che raccoglie gli ambienti funzionali del piano living, e accompagna un andamento verticale fatto di chiaroscuri tipici del gusto dei primi del Novecento. Le travi e i pilastri in cemento armato della struttura portante sono volutamente lasciati privi di intonaco, testimoniando la storia del fabbricato. I due stili, quello industriale dello stabile e quello déco del loft, apparentemente agli antipodi, sono stati reinterpretati con leggerezza dallo studio di progettazione. Riescono, inoltre, a dialogare con armonia e a porre l’attenzione su elementi di forte impatto visivo.

photo_credit Vincenzo Tambasco
Vincenzo Tambasco

Fin dall’ingresso – caratterizzato dal contrasto tra il soffitto in lamiera forata in ferro, necessaria per la ripresa dell’aria condizionata e il bianco assoluto delle pareti – l’attenzione del visitatore è subito catturata dall’imponente altezza dell’appartamento e dalla sua luminosità naturale che filtra dall’ampia vetrata che definisce longitudinalmente l’open space. I rapporti geometrici, ai quali la nuova edificazione ci ha abituato, qui sono differenti. L’orizzontalità evidenzia la luce, la verticalità il volume, permettendo a chi lo vive di godere una prospettiva decisamente articolata e dinamica.

photo_credit Vincenzo Tambasco
Vincenzo Tambasco

Il volume è stato svuotato da ogni sovrastruttura e forma ornamentale per essere un white cube. Qui la luce diviene elemento fondamentale per movimentare e inquadrare le pareti. Quella naturale, forte e calda, si unisce alla luce artificiale, ottenuta attraverso l’inserimento di binari tecnici con corpi illuminanti dalla luminosità neutra. Lo scenario illuminotecnico viene completato dall’inserimento di lampade a libera istallazione, come le Nemo di Le Corbusier, la cui luce, calda e avvolgente, fa da supporto a quella dei faretti, insieme alle raffinate tende a rullo semioscuranti di Resstende Srl. Il contrasto di cromie luminose conferisce carattere agli spazi.

photo_credit Vincenzo Tambasco
Vincenzo Tambasco

La vetrata dell’appartamento incornicia un orizzonte di cielo e divide lo spazio interno dal terrazzo che si affaccia su un mix di landscape industriale e naturale. La vista si apre, infatti, sulla ferrovia e sulla ex fabbrica SNIA col suo lago d’acqua minerale purissima, nato accidentalmente alla fine del Novecento durante uno scavo. L’effetto postmoderno è assicurato, e fa da sfondo alle attività quotidiane e non solo che abitano lo spazio. Il candore delle pareti del loft è interrotto solo da pochi elementi, come l’impianto elettrico a vista che è funzionale e ne costituisce, insieme agli impianti di climatizzazione, l’unica trama decorativa permanente. L’intera superficie del loft si completa con un pavimento in tavolato di rovere antico Asolo, spazzolato e oliato dai toni bianco piuma.

photo_credit Vincenzo Tambasco
Vincenzo Tambasco

La cucina è a vista sul soggiorno di cui è parte integrante, pur mantenendo un discreto distacco forma- le. I volumi più tecnici e funzionali sono compartimentali all’inserimento della lamiera grecata dipinta di bianco, che contiene un blocco servizi quasi ermetico dove domina l’essenzialità.
Il mezzanino è sopraelevato rispetto al grande living, ma visivamente connesso con tutti gli ambienti del loft. Questa parte dell’abitazione è adibita a studio, all’occorrenza anche a camera per gli ospiti con un bagno dedicato. Dalla scrivania, che si affaccia sull’open space, si scorge una fitta rete ferroviaria attraversata da treni che, in prospettiva, assume l’aspetto di un plastico che sembra costruito da un appassionato di modellismo.

photo_credit Vincenzo Tambasco
Vincenzo Tambasco

Per mantenere la vocazione di white cube polivalente, il loft presenta solo pochi, essenziali elementi di arredo, di grande personalità. Le sedie di Rive Gauche a Roma (titolare Frederic Gachie) rappresentano nell’ambiente neutro un elemento di alto impatto cromatico. Si chiamano CC(CarCrash) e sono realizzate in Senegal con lamiere recuperate dalle carrozzerie di vecchie macchine. Il modello, progettato da Lionel Ceyssac, rispecchia i caratteri tipici delle sue opere spiritose e raffinate capaci di inglobare, contemporaneamente, eleganza, senso del recupero e della sostenibilità, della riconversione, attraverso il lavoro di sapienti mani artigiane.

photo_credit Vincenzo Tambasco
Vincenzo Tambasco

Questi oggetti di design unici – uniti al tavolo di Desalto, agli oggetti in basaltina I’ts Stone di Fratelli Marmo, alle poltrone di Verzelloni, alla libreria e ai tavolini Pavillion di Francesco Chiovenda e Matteo Grimaldi di Studio Nema – conferiscono al minimalismo tipi- co del white cube il calore e la funzionalità necessari per quella che è anche un’abitazione privata.

photo_credit Vincenzo Tambasco
Vincenzo Tambasco

Il loft di ARIMONDI CIRCLE è, pertanto, un contenitore predisposto per l’incontro tra culture e discipline diverse, dove arte e ingegno rivoluzionano il concetto tradizionale sia di abitazione sia di luogo espositivo. E lo trasformano in una casa ad arte.

photo_credit Studio Nema
Studio Nema
photo_credit Studio Nema
Studio Nema
photo_credit Studio Nema
Studio Nema
photo_credit Studio Nema
Studio Nema

Materiale utilizzato:
Pavimenti:
• Parquet in rovere antico Asolo spazzolato e oliato dai toni bianco piuma C.P. Parquet
• Esagoni effetto cemento Heritage della Fioranese
• Ariostea serie ULTRA i Cementi in grandi lastre spessore 3mm

Bagno principale
• Piano con lavabo integrato in mineral marmo – resina poliestere Termodesign
• Pensile sotto piano in acciaio verniciato design Studio Nema prodotto da L. & B. Steel
• Scalda salviette Caleido serie Ice
• Rivestimenti: Ariostea serie ULTRA i Cementi in grandi lastre spessore 3mm
• AppliquesZangra

Bagno mezzanino
• Scalda salviette Caleido serie Ice
• Rivestimenti: Ariostea serie ULTRA i Cementi in grandi lastre spessore 3mm
• Pensile sagomato in acciaio verniciato design Studio Nema prodotto da L. & B. Steel
• Appliques Zangra

Cucina
• Cucina design Studio Nema in ferro, rovere massello e piano in resina. Prodotto da L. & B. Steel e Treante Arredamenti.
• Mensola in ferro design Studio Nema in acciaio verniciato prodotto da L. & B. Steel
• Sgabelli SOFT EDGE P30 di HAY

Illuminazione tecnica
• MAAR Proiettori a LED Rossini Group
• NYX Proiettori a LED Luciferos

Illuminazione decorativa:
• PROJECTEUR 165 CLIP Le Corbusier di Nemo lighting
• PROJECTEUR 165 PENDANT Le Corbusier di Nemo lighting
• Lampade in metallo reciclatoCéjoli di Lionel Ceyssac

Arredo:
• Coffe tablePavilionsacciao verniciato bianco set di 4 design Studio Nema prodotto da L. & B. Steel
• Libreria in ferro in acciaio Studio Nema prodotto da L. & B. Steel
• Tavolo 300x100 ARCHETIPO 25 Metrica (Bruno Fattorini + Robin Rizzini) Desalto
• Sedie ferro verniciate CC(CarCrash) di Lionel Ceyssac
• Tavolo in cristallo soppalco LOOP STAND FRAME SET OF di HAY
• SOFT WALL divani di Lissoni Living Divani
• Poltrone Zoe di Verzelloni
• Tappeto Mustache di kristalia
• Tavolino rosso in ferro e rete  designer sconosciuto origine Francia 1960-1970
• Ciotole e candelabri in basaltina I’ts Stone di Fratelli Marmo
• Tavolino Overdyed – Diesel-.Moroso
• Speaker Bang & Olufsen Beoplay A9

Esterni:
• Sedute EMU collezione Heaven
• Tavolinicollezione Terramare
• Vasi in cemento Hook, Planter e Vig della Doctor House
• Lanterne Balad di Fermob
• Pergo tenda motorizzata Alupergo
• Tende a rullo semi oscuranti meccanizzate di Resstende Srl

Condividi o Aggiungi Loft4 alle tue Collezioni