Stella Maris è un intervento ipogeo per la realizzazione di uno spazio meditativo nel progetto di una cappella e di un chiostro all'interno di un complesso residenziale destinato a ospiti con disabilità e alle loro famiglie in un ambiente naturale di grande bellezza, dove si trova una fitta e profonda pineta che si affaccia sul mare Adriatico.

Il terreno inizia lentamente a salire abbandonando l'oscurità della pineta per poi trasformarsi in una terrazza che raggiunge l'altezza della chioma di pini rivelando improvvisamente il mare in tutta la sua vastità. Una grande duna che trasforma la radura dello spazio nel sottostante giardino in cui si articola lo spazio costruito. Da qui si è proceduto per scavi e sottrazioni, mentre salendo si avverte la presenza di un vuoto, una sospensione improvvisa, a cui non si può accedere, ma che è fortemente presente. Intorno a questo spazio il chiostro - tutto ruota intorno allo spazio sacro - dove è possibile accedere solo dalla cappella, anch'essa appena percepibile dall'esterno, una cripta in cui la luce naturale entra da un unico taglio, da est, la luce del mattino. È stata costruita in blocchi di pietra la cui superficie è stata lavorata con una particolare fresatura, che fa scomparire i giunti, con l'effetto che sembra ottenuto per lo scavo da un'immensa massa di pietra.

Intorno a questo spazio del chiostro, che ruota intorno allo spazio sacro, si accede dalla cappella, anch'essa appena percepibile dall'esterno, una cripta in cui la luce naturale entra da un unico taglio, da est, la luce del mattino. Attraverso le pareti mobili della cappella, dalle dimensioni volutamente limitate, ma non in altezza, la cappella stessa può essere ampliata incorporando le sale di uno spazio di incontro: uno spazio meditativo che, in determinate occasioni, diventa uno spazio liturgico di notevole capienza. La pietra diventa protagonista, le alte pareti sembrano scavate in un unico blocco perché lavorate con una tecnica particolare che annulla del tutto le fughe tra i blocchi rendendo la superficie vibratile sotto la luce. Un cielo dipinto brilla dietro l'intreccio dei rami per enfatizzare il movimento verso l'alto del muro dell'abitazione.

La presenza di un ambiente naturale di grande qualità ha suggerito un approccio progettuale "botanico". Non si trattava solo di preservare la pineta da un eccessivo insediamento umano, ma anche di intendere il costruito come un'immagine modificabile nel tempo, nel senso della sua mitigazione programmata. La ricerca dei materiali da utilizzare è iniziata insieme alla prima elaborazione del progetto. La corteccia rugosa dei pini, con il suo colore che non cambia sotto la luce, ora grigio o rosso o marrone, è stata il riferimento costante per identificare i materiali da utilizzare.

Il cemento a vista spento, per rendere più materica la superficie, è stato realizzato con una particolare miscela di terre inerti e ossidi, così come i mattoni fatti a mano per la cui realizzazione è stata individuata in laboratorio un'adeguata titolazione di ossidi.

Per la pavimentazione interna ed esterna, così come per alcuni rivestimenti esterni, è stato scelto un tipo di pietra, la pietra Santafiora, non solo per il suo colore ma anche per la possibilità di realizzare una vasta gamma di trattamenti superficiali. Il risultato è una varietà di sfumature di un unico colore che smorzano notevolmente l'impatto dell'edificio per il suo grado di armonizzazione con l'ambiente circostante.


Team:
Architetto: Toti Semerano/ Laboratorio di Architettura Semerano
Direzione del progetto: Concordia sas, Diego Malosso
Team di progetto: Stefano Antonello, Ludovica Fava, Iride Filoni, Enrico Friselle, Tommaso Gasparini, Andrea Michelon, Alice Miotto, Salvatore Musarò, Luigi Parise, Andrea Piscopo, Stefano Sabato, Nicolò Reither, Ed Testa, Stefano Zanardi
Cliente: Giuseppe Toniolo srl
Strutture: Sogen srl
Progetto acustico: Sinthesi Engineering, Cristian Borton
Struttura: Simone Carraro
Direzione lavori: Francesco Panzarin
Progettista del paesaggio: Alfrino Pasetto
Sistemi tecnologici: Simax
Coordinatore della sicurezza: Elena Zoccolan
Sistema antincendio: Fabio Rocchesso
Affresco del soffitto: Antonio Lovison
Sculture: Antonio Schito, Edmondo Marzano
Fotografia: Immagini per gentile concessione del Laboratorio di Architettura Semerano


Materiale Utilizzato:
Opere edili: Cev SPA
Sistemi meccanici: Termoidraulica Bibionese snc
Impianti elettrici: D'Annunzio Gabriele & C. snc
Cartongesso e pitture: Idealstile srl
Porte e finestre e opere artistiche in legno: Falegnameria Lucetti
Opere a verde: Vivai De Zottis Livio & F.
Cursi rivestimenti in pietra e arredi sacri: Pitardi Cavamonti srl
Pavimenti e rivestimenti in pietra: Pietra Santafiora srl Pavimenti e rivestimenti in ceramica: Ceramiche Mutina SPA
Pavimenti esterni: Favaro1 srl
Corpi illuminanti: Marchiol SPA
Arredi degli ambienti: Cadore Arredamenti srl
Arredo ristorante interno: L'Abbate srl
Arredo ristorante esterno: Emu Group SPA


