Il palazzo progettato da Pio Piacentini e inaugurato nel
1883 è stato, negli anni, più volte rimaneggiato. L’originale
destinazione espositiva del monumentale fabbricato scultoreo
doveva celebrare – insieme a Roma capitale – la modernità
della nazione, mostrando oggetti ingombranti quali ad
esempio macchinari per l’industria; questo in parte spiega
i massicci ornamenti tridimensionali, le colonne alte 9 metri
in scagliola gialla, le pareti dipinte a colori forti.
Per l’attuale funzione museale invece, per ospitare mostre
d’arte contemporanea, la ristrutturazione ha valorizzato
la dimensione e la sequenza degli ambienti, neutralizzando
al contempo gli ingombranti apparati decorativi.
La riqualificazione verte sull’uso di pannelli bianchi – staccati
dai muri, alti 5 metri – di tecnologie impiantistiche adeguate
e della luce, sempre zenitale. Gli ingressi, enfatici, in cima
alla scala che risale il basamento, sono elementi di assoluta
rilevanza disegnati nelle loro linee essenziali con i robusti
profili SA 20 in acciaio zincato verniciato di bianco, il colore
dominante nell’allestimento.
Palazzo delle Esposizioni - Roma
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