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Pensilina attesa autobus del parco dell'Ippari

L'area di intervento, sita nella periferia nord-ovest del Comune di Comiso (RG), è delimitata dal fiume Ippari e da strade urbane a larga sezione. 

Il vuoto urbano, lasciato negli anni a verde spontaneo, non era utilizzato dalla collettività perché privo delle  indispensabili condizioni per una sicura fruizione (aree pedonali, illuminazione, attrazioni per il tempo libero, ecc.). Lungo la strada principale, via Gandhi, molto pericolosa a causa del passaggio ad alta velocità dei mezzi motorizzati, vi era una fermata degli autobus, di modeste dimensioni, non  attrezzata. Gli autobus si fermavano su strada e spesso l'attesa dei passeggeri avveniva nelle auto degli accompagnatori parcheggiati ai lati. Lungo essa la segnaletica orizzontale, segnata su strada, e  la pensilina  hanno consentito, in modo inadeguato, il servizio autobus locale e a lunga percorrenza.

 

La pensilina, non dimensionata per il numero medio di utenti, era priva di sedute  e  non prevedeva servizi igienici. L'intervento progettuale risolve i  pericoli connessi ai  pedoni, per l'alta velocità, in quanto è stata realizzata una corsia laterale per gli autobus con un'area di attesa, riparata e attrezzata con sedute, posta a distanza di sicurezza dalle auto. 

 

 

Nel progetto in appalto, per la realizzazione del Parco dell'Ippari, si prevedeva una nuova fermata degli autobus e la rimozione della pensilina esistente. L'intervento consisteva nel creare una corsia per l'accesso degli  autobus con un attiguo edificio composto dai  bagni e da un vano per il custode, a servizio anche del parco. Nel progetto in appalto si era pensato ai servizi ma non a una pensilina per l'attesa degli autobus, in sostituzione di quella rimossa.  Il blocco,  decentrato rispetto alla fermata, prevedeva una copertura a due falde.

 

L'intervento progettuale, offerta migliorativa vincitrice della gara di appalto, ha previsto l'ampliamento della struttura in modo da contenere anche un luogo di sosta, attrezzato, per l'attesa degli autobus, non previsto nel  progetto  originario. 

Per cercare di stravolgere il meno possibile il progetto originario, sono stati riproposti i due blocchi  (bagni  e  custode), staccandoli, in modo da creare visuali e varchi di invito alle corsie di  accesso al  parco. Una copertura continua, piana, è stata prolungata in modo da diventare anche riparo per l'attesa dei  passeggeri. 

 

L'intervento, oltre ad  assolvere alle funzioni di fermata e attesa, costituisce un vero e proprio varco di ingresso alle aree verdi ed attrezzate del parco.

Una grande quinta in cristallo protegge l'area d'attesa e nel contempo diventa "schermo" sul quale si proietta la "scena" del parco retrostante.

L'inserimento di una seduta in pietra  locale  aumenta il comfort durante l'attesa. La pensilina ed i servizi sono stati pensati per essere fruiti dai diversamente abili.

 

Il  complesso,  che  funge  anche  da elemento di ingresso al parco, è stato realizzato utilizzando  in prevalenza materiali sostenibili come legno e pietra.

Il rivestimento della struttura è in legno mentre la pavimentazione  è in pietra calcarea locale, la pietra di Comiso. La copertura è composta da  pannelli isolanti in cui sono collocati ventisei pannelli fotovoltaici che, con una potenza nominale di 6 kw, alimenteranno l'impianto di illuminazione dell'opera e la video sorveglianza del parco. Il  cornicione  in legno  nasconde alla vista dei fruitori l'impianto fotovoltaico. 

La struttura portante è realizzata in profilati di acciaio (HEA-IPE).

Project credits

Architetti
Fotografi

Project data

Nome del progetto in inglese
Pensilina attesa autobus del parco dell'Ippari
Anno Progetto
2013
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