L'hotel si trova ai margini del tradizionale villaggio di Oia, in cima alle rocce vulcaniche della Caldera. La trama ha una ripida pendenza del terreno, l'orientamento a sud-ovest e una vista libera sul mare e sul vulcano. All'interno del terreno c'erano grotte in rovina, usate come magazzini, fienile e cantine, e una vecchia residenza cubistica nel suo angolo nord-est.
Lo scopo del progetto era la ricostruzione dei vecchi edifici esistenti e l'aggiunta di nuove camere d'albergo in grotta, per la formazione del complesso alberghiero. Di conseguenza, l'hotel è composto da una piccola reception, sedici camere, un ristorante, un'area piscina comune e un centro benessere. Questi spazi si articolano gradualmente sui sei livelli del complesso. L'ingresso dell'hotel, a cui si accede attraverso la pedonale principale del villaggio, si trova al livello superiore dove si trovano anche la reception e un'area lounge esterna. Una scala centrale esterna conduce dal livello superiore al livello del ristorante e alla zona della piscina a sfioro, collegando i tre livelli intermedi che comprendono le camere dell'albergo e i loro cortili e le piscine private. Il livello più basso comprende una reception spa, una piccola palestra, sale massaggi, hammam, cabine sauna, w/c, aree di deposito e un cortile privato per il relax sul bordo della scogliera.
L'obiettivo principale della proposta è a) il restauro non legato dei vecchi edifici esistenti e b) la costruzione delle nuove camere d'albergo in spelonca e degli spazi comuni come rielaborazione contemporanea e distinta della morfologia cubistica del vecchio insediamento ma allo stesso tempo come discreta continuazione del terreno paesaggistico della caldera.
La forma dei nuovi spazi dell'hotel in grotta conserva la struttura della casa grotta, le forme geometriche, la scala umana, la materialità e il colore bianco del motivo tradizionale. Tuttavia, la loro tipologia planimetrica e le aperture ruotano, incorniciando la vista sul mare. Rispettivamente, le loro facciate seguono le linee storte delle curve altimetriche naturali esistenti, come muri di sostegno pieghevoli che si inseriscono dolcemente nell'ambiente circostante. La sovrapposizione degli strati sintetici soprastanti modella la forma finale dell'edificio e la sua intensa dinamica. Il movimento verso il basso della scala centrale esterna dall'ingresso dell'hotel alla parte più bassa del lotto simula una "crepa" nel "corpo" degli edifici, che dirige i movimenti e gli ospiti verso le singole aree private e comuni dell'hotel.
Il design interno dell'hotel, segue un approccio austero e minimale basato sulle norme dell'architettura cicladica. Lo spazio interno delle grotte esistenti incontra un mood 'total white', con tocchi minimi di colori iridescenti oro e verde, mentre le curve libere costruite e i mobili amorfi in piedi mettono in risalto ed esaltano la sua plasticità scultorea. I nuovi spazi dell'hotel in grotta sono caratterizzati da un'estetica ''la vie en bleu'', mediteranea, dai colori vivaci, con riferimenti astratti alle località cosmopolite del Sud del Mediterraneo, più geometrici però, correlando le forme e i volumi degli interni con le forme della sintesi esterna.