L’intervento si trova in prossimità del laghetto del Frassino, poco più a sud del lago di Garda, all’interno di una lottizzazione residenziale. L’area ha una valenza paesaggistica notevole, proprio per questo la casa cerca l’affaccio diretto verso la natura, con la volontà di estraniarsi dal contesto lottizzato, da una difficile condizione di privacy.
Facendo nostra un’intuizione che fin da subito abbiamo ritenuto corretta - e spostando leggermente il nocciolo della questione verso l’individuazione dell’appropriata relazione tra un determinato tipo architettonico, di una certa area geografica, e il naturale adeguamento alle prerogative del costruire oggi in quella stessa area - siamo giunti alla conclusione che il nuovo modello (per meglio dire quello aggiornato) necessiti di poche, ma imprescindibili regole: la prima è una forma semplice, derivante dallo studio di quelle tipologie capaci di mantenere inalterata la loro qualità nel tempo, continuando ad offrire ottime condizioni dell’abitare anche a distanza di decenni (a volte secoli...), la seconda è l’utilizzo di materiali conosciuti e riconoscibili in quella porzione specifica di territorio, meglio se con l’accortezza di esplorare e proporre nuove soluzioni di utilizzo grazie ad una ricerca e qualità tecnica degli stessi sempre in continuo accrescimento.
Le coperture a falda sono trattate con lo stesso materiale delle pareti ovvero un mattone faccia a vista color nocciola, mentre la posa dello stesso materiale, realizzata a corsi sfalsati (lasciando un vuoto di testa tra uno e l’altro) in corrispondenza del primo piano, delinea la presenza di una sorta di semplicissimo basamento di omogenea matericità, arricchito però da una diversa profondità chiaroscurale nei diversi momenti della giornata (a seconda della posizione del sole), ovvero capace di annullarsi al calar della sera, grazie all’effetto della luce che dagli ambienti interni filtra attraverso le vetrate poste dietro la cortina muraria di rivestimento. La percezione del basamento attraverso una diversa e più ritmata tipologia di posa, sottolinea attenzione verso il settore più importante della casa, il quale si pone in dialogo diretto con il giardino e con la sua caratteristica organicità, rendendo al contempo sfuggenti le superfici piane che delineano la porzione alta della casa.
L’accesso principale viene risolto attraverso una suggestiva passerella che attraversa il cavedio sul quale si affaccia una porzione del piano interrato e conduce direttamente alla grande zona living, caratterizzata da un open-space che ospita gli spazi di cucina, pranzo e soggiorno, dove notevoli aperture caratterizzano i lati corti della stanza; verso est la luce raggiungerà gli spazi interni filtrata dal rivestimento di facciata in mattoni a corsi sfalsati, mentre a ovest, dove una grande apertura incornicia la vista verso l’area naturalistica del Laghetto del Frassino.
La relazione visiva tra interno e esterno è di dialettica contrapposizione: ad un esterno massiccio, caratterizzato da materiali e forme tradizionali, si intende opporre delle soluzioni interne delicate, semplici e moderne, tramite l’utilizzo di pochi materiali e la previsione di ampie superfici attrezzate e pochi elementi di arredo.