Il progetto di ampliamento della cantina Cupano (Menzione speciale al Premio In/Architettura 2023 | Toscana - Nuova costruzione) prende principalmente in considerazione l'alto valore ambientale del luogo in cui si trova; pertanto, le basi principali dell'intervento sono la sostenibilità economica ed ambientale, attuate mediante tecniche di costruzione sostenibile.
In questo contesto, l'architettura contemporanea non offre un'interpretazione del passato, ma, utilizzando nuove tecnologie, si adagia silenziosamente sul territorio, raccogliendo, selezionando e trasformando le sue risorse. L'obiettivo non è mimetizzarsi con i profili del paesaggio, ma farne parte.
L'edificio è stato progettato per ridurre la complessità funzionale di una cantina con soluzioni semplificate ed elementari mirate a una grande flessibilità degli spazi e alla riduzione del volume di costruzione, garantendo nel contempo elevati livelli di comfort e bassi consumi energetici, valorizzando l'uso di sistemi passivi ed energetici gratuiti.
L'intero complesso è composto da un edificio esistente con locali adibiti ad uffici e area di degustazione/vendita al primo piano. Il piano terra, parzialmente interrato, ospita le aree di vinificazione, imbottigliamento e carico/scarico merci, oltre all'ingresso e alle cantine di invecchiamento. L'ampliamento ha coinvolto una riorganizzazione logistica di tutti gli spazi a questo piano.
Un progetto in chiave contemporanea in termini di risparmio energetico ed adattamento sismico che utilizza fondamentalmente quattro tipi di materiali: calcestruzzo a vista colorato in pasta per la parte della struttura esterna della nuova zona di vinificazione, caratterizzata da una superficie vibrante ottenuta da un cassero con tavole a ponte di diverse spessori; tavole di legno di abete lasciate all'ossidazione naturale per le facciate ventilate; lastre in acciaio corten per lattonieri, canali di gronda e per la copertura dell'area centrale; rete metallica in acciaio nero sabbiato per la struttura della nuova area di lavorazione, posizionata centralmente tra le due parti del complesso.
Sulle facciate, diversi tipi di finestre contraddistinguono la diversa composizione materiale: finestre piccole e quadrate sul calcestruzzo a vista, parzialmente fisse e parzialmente apribili, disposte per portare luce nell'area di vinificazione senza causare eccessivo abbaglio; aperture orizzontali sulle pareti intervallate da tavole di legno; una grande finestra alla fine del corridoio centrale, orientata a est per illuminare l'intera sala dedicata alla lavorazione e alla movimentazione del prodotto. Tutte le superfici vetrate sono opportunamente arretrate dai bordi delle facciate per evitare qualsiasi tipo di abbaglio e riflessi nel paesaggio. Nei fondali in calcestruzzo, tutte le finestre hanno una cornice nascosta che si fonde con il tessuto materiale.
Le acque di lavorazione dell'intera cantina vengono immagazzinate in vasche di depurazione e smaltite attraverso fertirrigazione nei vigneti.