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HOTEL PUNTA TRAGARA

HOTEL PUNTA TRAGARA

The historic Punta Tragara Hotel, built by Le Corbusier was transformed in 1968 into an exclusive hotel.

Many Barovier & Toso lamps have been chosen for this project including Nevada and Erfud.

PUNTA TRAGARA: RINASCE SOTTO LA MANO ESPERTA ED ECLETTICA DELL’ARCHITETTO GIORGIA DENNERLEIN L’HOTEL CINQUE STELLE LUSSO A CAPRI DEI CONTI MANFREDI PROGETTATO DA LE COURBUSIER

PUNTA TRAGARA: RINASCE SOTTO LA MANO ESPERTA ED ECLETTICA DELL’ARCHITETTO GIORGIA DENNERLEIN L’HOTEL CINQUE STELLE LUSSO A CAPRI DEI CONTI MANFREDI PROGETTATO DA LE COURBUSIER

Le Corbusier l’aveva intesa come “una specie di fioritura architettonica, un’emanazione della roccia, una filiazione dell’isola, un fenomeno vegetale”. A distanza di quasi un secolo la “stracasa” voluta dall’ingegnere lombardo Emilio Errico Vismara a picco sul mare di Capri, con vista sui fararaglioni, si arricchisce di nuove suggestioni sotto i conti Manfredi, che nel 1973 ne fanno l’Hotel Punta Tragara e diventa negli anni a seguire un boutique hotel a 5 stelle lusso.
 
Un’isola nell’isola che si veste di contemporaneità grazie all’estro dell’architetto Giorgia Dennerlein e alla sua capacità di cucire i volumi di questa straordinaria opera architettonica seguendo il suggerimento del paesaggio. La natura circostante si connette con la struttura informando tutti gli ambienti in un’ottica di sostenibilità. Nei grandi ritagli di luce si amplificano gli spazi e si accentuano colori e arredi. 
 
L’intervento dell’architetto si realizza soprattutto nell’integrazione degli elementi strutturali preesistenti con soluzioni innovative che hanno sempre in mente lo skyline caprese e il continuo mutare dello scenario marino sotto la spinta dei venti. Giorgia Dennerlein lavora su camere e spazi comuni – scala principale e hall – proiettando il restyling verso l’esterno e facendo respirare all’interno la magia rigenerante dell’isola. 
 
Ogni locale è unico e approfondisce l’idea del meritato esclusivo relax dopo un lungo viaggio. Così chi arriva a Punta Tragara recupera in un solo ambito tutti gli incanti del luogo abitandolo anche tra le pareti dell’esclusivo edificio di memoria novecentesca. L’anima antica della villa sposa e confluisce nel contemporaneo attraverso una ragionata ed eclettica strategia compositiva che vede accostare oggetti di ceramica tradizionali e non a parati dalle fantasie mediterranee. Dettagli colti che raccontano storie ed epoche differenti, che vogliono essere dedicati a chi vive sempre con l’immaginazione e una valigia al seguito. 
 
La hall trova ispirazione nel giardino di rose della Contessa Manfredi, figura di cui riecheggia ovunque il ricordo, il gusto e la regale ospitalità. Il trionfo di lampadari e punti luce d’antan, le poltrone Hoffman, il grande specchio, il carpet bianco e nero degli anni ’40 e il tappeto di mosaico “Bouquet di Rose Bisazza” ne sono la riprova.  
 
Sul fondo della galleria d’ingresso Bird, la scultura di ceramica smaltata in platino del designer spagnolo Hayonche, posizionata su un piedistallo rivestito di frammenti di specchi, vuole essere l’originale saluto all’ospite e la rappresentazione della gioiosità offerta ai viaggiatori che scelgono l’Hotel Punta Tragara.

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