Il progetto si pone come obiettivo la riqualificazione e la trasformazione in struttura ricettiva di un’antica masseria in stato di abbandono, collocata tra la città di Ostuni e la costa, in un contesto ambientale rilevante caratterizzato da un uliveto secolare.

L’impianto rurale si sviluppa su tre livelli sovrapposti, ascrivibile alla tipologia della “Masseria compatta” affiancata da una corte circoscritta da alti muri in pietra a secco: è composto da un corpo di fabbrica, su due livelli, in muratura costituito da ambienti voltati in blocchi lapidei irregolari; al livello inferiore è presente un antico frantoio ipogeo di “tipo articolato”, interamente scavato nel banco geologico di natura calcarenitica.

La strategia d'intervento prevede la rifunzionalizzazione del complesso masserizio attraverso interventi puntuali e diffusi attinenti al restauro e alla conservazione utilizzando un linguaggio contemporaneo, senza stravolgere l’impianto originario e mantenendo intatto il carattere identitario. 

Particolare attenzione è stata posta nel trattamento delle superfici che pur integrando i differenti materiali che ne costituiscono il corpo di fabbrica, garantendo una visione d’insieme, lasciano leggere e riconoscere le diverse tessiture di materiali e le differenti tecniche costruttive susseguitesi nel corso del tempo, conservando le tracce e valorizzando la lettura evolutiva dell’edificio e la stratificazione storica degli interventi.

Nell’edificio sono state realizzate tre unità abitative indipendenti, ognuna con una piccola corte di pertinenza, che garantisce un rapporto tra spazi interni ed esterni, reinterpretando i caratteri tipici delle abitazioni mediterranee.  

Con il recupero della corte storica preesistente, anche gli spazi comuni di reception, living e servizi posti al piano terra, sono in stretto dialogo con il paesaggio circostante.