Game On è una mostra itinerante internazionale curata dal Barbican Centre London, che esplora la storia dei giochi per computer. Ora è stata ridisegnata dopo aver visitato più di 30 paesi.
La mostra si trova in un deposito d'acqua di 2.500 m2 nel centro di Madrid; uno dei luoghi più suggestivi e importanti della scena culturale della città, con un'architettura impressionante che è stata fondamentale per lo sviluppo della museologia.
La mostra ospita fino a 400 oggetti originali d'epoca e disegni ceduti da importanti collezionisti, permettendo anche di giocare a 150 videogiochi in loco. La comprensione del modo in cui il visitatore interagisce con queste due esperienze opposte ma dipendenti è stata una delle principali sfide del progetto. Da un lato, c'è una "Sala Giochi" dinamica e un po' rumorosa, dall'altro è necessario mantenere l'atmosfera tranquilla e ben strutturata di una mostra standard per apprezzare i contenuti e conoscere la storia dei giochi per computer.
Il concetto di design si ricollega agli anni Ottanta, l'età d'oro del design videoludico. I primi esperimenti di design con la grafica vettoriale sono iniziati in quel periodo. Gli ambienti 3D furono creati nonostante i limiti tecnici del momento.
Questa estetica vettoriale è un punto di riferimento fondamentale nel panorama videoludico, ed è il punto di partenza per la concezione spaziale del progetto. Una serie di linee luminose a LED colorate in sincronia con ritmi e geometrie diverse crea l'identità di ogni area espositiva, e gioca anche con parole fluttuanti al neon che guidano il visitatore e si collegano a un sistema di punteggio, come quello tipico degli angoli superiori di quegli scuri schermi vintage.
Prospettive create dalla ripetizione e dagli accostamenti cromatici generano diverse atmosfere in un omaggio al lavoro di Dan Flavin, l'artista minimalista famoso per aver creato installazioni con tubi fluorescenti.
Due tipologie spaziali sono state concettualizzate per creare dialoghi distinti con la struttura originale del deposito, che contengono questi due insiemi opposti di contenuti e display. Da un lato, una serie di archi di colore chiaro presiede i 150 videogiochi in linea con il ritmo delle gallerie, per fornire un sistema pulito e flessibile per ottimizzare e controllare gli impianti elettrici e di manutenzione, e dall'altro, un gruppo di tunnel di luce abbraccia i 400 oggetti originali da collezione, creando un ambiente tranquillo per l'osservazione e l'apprendimento.
L'uso dell'architettura della luce è la base concettuale del progetto. Le strutture sono leggere e offrono il massimo impatto visivo con il minimo utilizzo di materiali. I profili LED sono modulari, con lunghezze standardizzate. Possono essere riutilizzati in molti modi diversi per future mostre senza compromettere la libertà creativa dei progettisti di lavorare in questo luogo. A questo scopo, Smart and Green Design ha creato un database facilmente comprensibile che classifica e specifica le dimensioni e le informazioni tecniche. Questo documento aiuterà i coordinatori della sede a offrire questo materiale a progettisti e appaltatori per ottenere riduzioni sia energetiche che economiche nelle mostre successive.
Tutti i materiali hanno certificazioni o etichette ecologiche. Non è stata utilizzata alcuna plastica.
Materiale Utilizzato :
- FORBO flooring systems - serie TESSERA
- FINSA - Pannello verde Finsa
- FINSA - telai in legno
- IGUZZINI - Illuminazione
- INSOROCK - Pannelli acustici
- VALENTINE - Vernici VOC
- REBOARD - Pannelli grafici ecologici
- PERONI - Schermi di proiezione
- SONY - Tecnologia
- Tecnologia - Sistemi programmati di illuminazione a LED RGB