Questo grazioso appartamento, situato nel cuore della chinatown di Milano, ha subito un processo di radicale trasformazione, pur mantenendo la disposizione originale delle pareti.
Ogni ambiente presenta un’alternanza di toni freddi e caldi, creando una sequenza vibrante ma accogliente e rilassata.
L’interno è stato concepito infatti come una concatenazione di spazi, legati tra loro da una precisa scelta cromatica e materica.
Nonostante la metratura relativamente ridotta, l’uso del colore ha permesso di creare situazioni e momenti diversi interconnessi tra di loro.
Nella zona pranzo, per esempio, dei riquadri di tinteggiatura a parete definiscono un’angolo lettura, e lo stesso tono viene usato per definire la libreria in nicchia antistante.
La cucina, nello stesso ambiente, diventa un momento monocromatico e immersivo a se stante all’interno di un ambito più grande, ed è definita da un tono verde che viene usato per pareti, pavimento, ante e piano in marmo.
Il tratto distintivo della casa, nonché fulcro di unione delle varie stanze, è il corridoio, che riprende in maniera scherzosa il genius loci milanese, citando i pattern della pavimentazione dei portici del centro storico.
Una dualità può essere ritrovata anche nell’uso dell’arredo: ad elementi esistenti e conservati come luogo della memoria - tra cui le sedie e il dondolo in paglia di Vienna, la testata del letto e l’armadio vintage anni ‘70 in camera da letto - sono stati accostati arredi su misura dalle linee pulite e contemporanee, creando un piacevole contrasto.