Il progetto tratta dell’inserimento di una piscina e di uno spazio ipogeo all’interno di una proprietà sita in Valpolicella. La volontà è stata quella di rispettare al meglio lo spazio naturalistico del loco, integrando le linee delle marogne nel nuovo progetto costruendo sulle tracce di quelle esistenti lo spazio ipogeo adibito a spogliatoio della piscina. Lo scavo e la costruzione di questo ambiente ipogeo hanno permesso di mantenere visivamente la conformazione morfologica esistente.

Il rivestimento esterno, compresa la porta di accesso sono stati rivestiti con pietre tipiche del territorio per permettere il costante dialogo con il giardino. Le grandi vetrate svelano l’interno dello spogliatoio che è stato rifinito tutto dello stesso colore della terra in cui si è inserito il progetto. Pareti e soffitti in cemento di colore marrone si mimetizzano all’interno dell’area di intervento simulando la sensazione di essere all’interno del terreno. Il tutto è stato valorizzato da lucernari tondi in acciaio corten, che permettono l’ingresso dei raggi del sole generando giochi di luce diversi a seconda delle ore del giorno.

Essi sono anche spot mirati, come nel bagno, dove un fascio luminoso pare penetrare attraverso il terreno. Ciò che emerge da questo progetto è la volontà di concorrere ad un dialogo profondo tra la morfologia della natura e il processo architettonico: un intervento percepito come celato, ma che riesce a suscitare stupore quando le sue porte si aprono. Ecco che si svela nella sua essenza, in ogni suo dettaglio ponderato, ma di effetto.





